
I progressiti strappano con Fossi: "Esclusi dalla giunta, inaccettabile"
È già tempo di strappi. Prima ancora della seduta inaugurale del Consiglio, arriva la rottura con i ‘Progressisti per Signa’, una delle liste che hanno sostenuto il sindaco Fossi (Pd). Nei giorni scorsi, il primo cittadino ha presentato i 5 assessori: Andrea Di Natale per il Pd (insieme a Marinella Fossi e Federico La Placa che non erano candidati), Marcello Quaresima per ‘Signa domani’, Eleonora Chiavetta per ‘San Mauro, San Piero insieme’. La lista ‘Giampiero Fossi sindaco’ si è aggiudicata la nomina di Luca Allegri a consigliere speciale e lo stesso destino sembrava riservato ai "Progressisti".
Ieri, invece, lo strappo. "Le liste minori hanno subito un ‘effetto sandwich’, fra il Pd e la lista del sindaco – ha detto Filippo Caldareri dei ‘Progressisti’ (che rappresentavano anche Avs) – ma siamo arrivati terzi. Sarebbe stata logica una giunta che rispecchiasse tutto lo schieramento. Lo abbiamo proposto, ma così non è stato: ci sono state proposte alternative, ma non siamo a caccia di posti, non ci interessa. È singolare che la prima lista, fra quelle che non hanno eletto consiglieri, venga ignorata mentre le altre due, che hanno conseguito meno voti, siano premiate con un assessorato. Riteniamo questo inaccettabile così come l’esclusione della sinistra dal governo di Signa. Riteniamo concluso il nostro rapporto con l’amministrazione". "Spero sia più chiaro perché abbiamo fatto una scelta antagonista partecipativa – ha detto Francesco Stellacci di ‘A sinistra per Signa’ che sosteneva Monia Catalano -. Ancora una volta il Pd ha dimostrato di essere egemone a Signa e non c’è stato spazio per una compagine a sinistra dei dem. Se avesse vinto Catalano, in giunta ci sarebbe stato un rappresentante della sinistra alternativa". Il sindaco Giampiero Fossi, da parte sua, ha ribadito ieri la "disponibilità a proseguire il confronto con i ‘Progressisti per Signa’".