I più depressi in Toscana? No, curati meglio

Valdo

Ricca *

In merito all’articolo del 29 luglio dal titolo "La Toscana è la Regione che usa più antidepressivi in Italia", serve valutare il dato in modo corretto. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la prevalenza dei disturbi mentali nella popolazione europea è tale per cui un quarto degli adulti ha avuto un disturbo mentale. Ciò significa che milioni di cittadini hanno avuto o hanno in corso una tale patologia. La letteratura scientifica indica che nella maggior parte dei casi i disturbi mentali devono essere curati con trattamenti psicofarmacologici o integrati, che utilizzano per lo stesso paziente strumenti psicofarmacologici e psicoterapeutici. I disturbi dell’umore e i disturbi d’ansia sono i più diffusi. Con "farmaci antidepressivi" s’intende un insieme di molecole diverse tra di loro, il cui impiego clinico non si limita alla cura della depressione ma si estende ai disturbi d’ansia, ossessivo compulsivi, ai disturbi del sonno, al trattamento del dolore cronico e alla riduzione dell’impatto dello stress.Il numero di pazienti che assumono tali farmaci in Toscana è paragonabile a quello dei Paesi europei con sistemi sanitari più avanzati. Ma è opportuno sottolineare che molti pazienti affetti da disturbi psichici più o meno gravi non si curano e non usufruiscono di una possibilità terapeutica vantaggiosa. Il dato per cui la Toscana è la regione in cui il consumo di questi farmaci è il più alto d’Italia indica che le conoscenze cliniche dei medici toscani sono probabilmente migliori rispetto a quelli di altre regioni e che vi è attenzione verso la sofferenza dell’individuo, ecco perché il numero percentuale è superiore. Ma non significa che i toscani siano i più depressi d’Italia. Nessuno vorrebbe meno farmaci antipertensivi per pazienti ipertesi. Dire che il consumo di antidepressivi desta allarme e dev’essere ridotto risulta stigmatizzante per i pazienti, che devono essere curati nel modo migliore, al netto di pregiudizi e scarsa competenza.

* Professore ordinariodi Psichiatria, PsicoterapeutaCognitivo Comportamentale

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