I Pinguini Tattici sono superstar: "Felici, ma i numeri non contano"

Da giovedì a sabato tre concerti sold-out al Mandela Forum. "Tanta gente, sembra un videogioco" .

I Pinguini Tattici sono superstar: "Felici, ma i numeri non contano"

I Pinguini Tattici sono superstar: "Felici, ma i numeri non contano"

Pinguino innamorato. Del proprio successo. Riccardo Zanotti continua a far ballare l’Italia con quel "Non perdiamoci mica di vista/ Fake News Indoor Tour" da giovedì a sabato al Mandela Forum. Tre concerti all’insegna del sold-out nell’attesa di tornare a giugno 2025 (il 25) sotto le stelle della Visarno Arena. Una corsa senza respiro che da "Scrivile scemo" e "Scooby Doo" porta alla citazione di "Fix you" ai Coldplay messa nella coda di "Ridere" (“E ti cantavo ‘Fix you’ per farti dormire quando il mondo ti teneva sveglia…”) che i Pinguini Tattici Nucleari affrontano col sudore e l’entusiasmo dei concerti di un anno fa negli stadi, ma anche la stessa formula, trattandosi solo del sequel di quel fortunatissimo tour. Simile pure l’epilogo, affidato ai bis, fra le altre, di "Ringo Starr" e "Pastello bianco". Ma alcuni momenti sono inediti e toccano corde di grande intensità pure tra le euforie di una notte svociata e sudata. Quando, ad esempio, gli eroi di "Giovani wannabe" chiedono ai fans di tirare fuori dalle tasche le chiavi di casa e farle tintinnare come fossero uno strumento musicale per ricordare che a tanti coetanei palestinesi non servono più perché non hanno più una casa. È proprio quel suono argentino a fare da sottofondo al tastierista Elio Biffi mentre legge alcuni versi di "Pensa agli altri", sonetto del poeta Mahmoud Darwish, accompagnandolo con l’invito a pensarsi come "una candela accesa nel buio".

Tutto seguito da una canzone che parla di casa e di famiglia quale "Bergamo". Un tour da superstar per Zanotti e Biffi, ma pure Simone Pagani, basso, Matteo Locati, batteria, Nicola Buttafuoco e Lorenzo Pasini, chitarre, quasi increduli del mare di facce che si ritrovano davanti, al delirio di volti, luci e colori che hanno attorno, come se fosse ogni volta la loro prima sera da big. "Per noi che abbiamo cominciato nelle bettole, vedere così tanta gente sottopalco sembra quasi un videogioco" scherza Zanotti, riflettendo sul milione di biglietti venduti in un anno di concerti. "Siamo felicissimi, ma non vogliamo diventare numeri. Perché saranno pure importanti, ma le canzoni di più. E vogliamo scriverne ancora tante. Su alcuni magazine stranieri (Pollstar, ndr) hanno citato il nostro come un esempio virtuoso. Ma viviamo non pensandoci, se no certi giudizi diventano una scure e quando non fai più certi numeri chissà cosa succede".

Andrea Spinelli

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