REDAZIONE FIRENZE

I mille cancelli di Filippo. Docufilm sull’autismo

Un giovane artista, il suo spettro e la quotidianità nella famiglia Zoi. Il regista per oltre un anno in casa loro. La pellicola arriva a Tavarnelle.

I mille cancelli di Filippo. Docufilm sull’autismo

TAVARNELLE

Arriva a Tavarnelle, il docufilm "I mille cancelli di Filippo", sulla vita di Filippo Zoi, artista fiorentino venticinquenne autistico. La pellicola, diretta dal regista Adamo Antonacci e prodotto da Alessandro Salaorni, è uscito ad aprile 2022, con il patricinio del Comune di Firenze e del Quartiere 4, e ha fattto il giro del mondo, ricevendo più di 50 premi. Sarà proiettato al cinema Olimpia il 23 gennaio alle 17,30.

La famiglia Zoi è riuscita a trovare un equilibrio con lo spettro autistico del figlio, giorno per giorno, mediando le sue esigenze con quelle degli altri membri della famiglia, cercando una via di comunicazione con il pensiero di Filippo. Via che è stata trovata principalmente attraverso le arti visive. La famiglia ha saputo affrontare la neurodiversità non chiudendosi in se stessa, ma al contrario aprendosi il più possibile all’esterno, coinvolgendo tutta la comunità nella vita familiare, perché "nessuna famiglia è un’isola". Così con gli amici, i parenti, le istituzioni locali hanno creato una rete di relazioni.

Filippo disegna fumetti e illustra i libri di favole scritti dal padre Enrico, vedi i due volumi ’Favole per Irene’, pensato per la sorellina, e il seguito ’Lo Zampacchione giallo e altre storie’, e le illustruazioni del terzo libro, stavolta un diaro di vacanza sospeso tra prosa e poesia, ’Delinguare cerillarius’. Ma soprattutto ciò che affascina e ama riportare sulla carta Filippo sono porte e cancelli, di cui riesce straordinariamente a ricordare le caratteristiche.

"Partire dai suoi mille e più cancelli mi è sembrato il modo giusto per raccontare le tante sfaccettature dell’autismo – commenta il regista – La diversità ci aiuta a uscire dai noi stessi, a vedere un altro mondo e a scoprire che non siamo un modello perfetto. Gran parte delle famiglie vive in solitudine il dramma di un figlio con disturbi dello spettro autistico e spero che questo documentario sia utile per tutte le famiglie che non sanno come aprirsi all’esterno".

Nella proiezione tavarnellina, spiega Enrico, sono state coinvolto le reltà del sociale, in particolare, la Casa Famiglia Meijer, della Misericordia locale, il Centro diurno di socializzazione per disabili e l’associazione Ci incontriamo. Per girare un film, la troupe "ha seguito la nostra vita per un un anno e mezzo, filmandola in maniera autentica e alternando con interviste ad amici di Filippo".

Carlo Casini