I diaconi in missione sulla strada

Duccio

Moschella

Appuntamento importante da oggi a domenica, solennità della Trasfigurazione per i diaconi permanenti, che nella nostra diocesi sono una sessantina. Chi lo vorrà potrà partecipare ad Assisi alla sedicesima edizione del convegno nazionale, promosso dalla Comunità del diaconato in Italia, che avrà per tema “La sinodalità come stile diaconale. Diaconi sulla strada a servizio della missione della Chiesa“. La scelta del sottotitolo mette in luce uno stile che i diaconi sempre di più devono fare proprio: essere sulla strada, in uscita. Il convegno si apre, dopo la celebrazione presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di AssisiFoligno, con la prolusione del sottosegretario del Sinodo dei vescovi, monsignor Luis Marin de San Martin, che parlerà del tema fondante il Sinodo del 2023 “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa“. A introdurre l’evento sarà il presidente della Comunità, il diacono Enzo Petrolino. La riflessione biblica “Il fondamento biblico della sinodalità sarà tenuta dalla professoressa Emanuela Buccioni, biblista, del Coordinamento delle Teologhe Italiane. I lavori proseguiranno in tre sessioni: diaconia e sinodalità; diaconia e fragilità; diaconia e diaconato. Il Convegno è in collaborazione con Caritas Italiana. Sarà presente, il nuovo direttore, don Marco Pagniello al quale è stata affidata la riflessione “Dal conflitto alla pace: sulla strada della dignità di ogni persona”. Ci sarà la testimonianza di una giovane iconografa di Leopoli, Solomiao Kazanivska. Il vicedirettore di Caritas italiana, Paolo Beccegato, presenterà il progetto LibanoBrasile che la Comunità ha avviato attraverso la presenza in questi territori per promuovere il diaconato e sostenere concretamente queste realtà. Ci sarà la presenza della sposa del direttivo del Centro internazionale del diaconato, Marie Maincent di Parigi, che presenterà il progetto internazionale “Rete delle spose”. Sinodalità e diaconia è la riflessione che concluderà il convegno, tenuta da monsignor Erio Castellucci, vicepresidente della Cei.