GABRIELE MANFRIN
Cronaca

I cento anni di Dreoni. Ecco il paese dei balocchi: "E’ un pezzo di storia"

"Abbiamo visto bambini venire con i nonni anziani e trent’anni dopo portare i propri figli. Arrivare da nipoti e tornare da genitori" .

I cento anni di Dreoni. Ecco il paese dei balocchi: "E’ un pezzo di storia"

I cento anni di Dreoni. Ecco il paese dei balocchi: "E’ un pezzo di storia"

Dove sia il "Paese dei Balocchi" ancora non l’ha scoperto nessuno, ma che il negozio Dreoni, che ha ricevuto ieri la targa dal sindaco Nardella per i cento anni d’attività, ci si avvicini parecchio non ci sono molti dubbi. Più di una bottega di giocattoli, un simbolo dell’infanzia fiorentina, una finestra sulla giovinezza, un giardino dei ricordi fermo nel tempo. Sono dieci decenni ormai che soddisfa le fantasie di grandi e piccini.

A tanti basta passarci davanti per tornare a quando una bambola, una figurina o una statuetta erano sufficienti per sentirsi bene, felici. Per festeggiare il centenario la famiglia ha creato una grande mostra. Una rara collezione di balocchi vintage, accostati ai giocattoli più iconici del passato che hanno fatto la storia di intere generazioni. Tanti pezzi unici, messi a disposizione dall’archivio del negozio, del resto come si diceva un tempo: "Se un tu lo trovi da ì Dreoni, vuol dire che non esiste". Alla presentazione c’era un clima di festa, ex bambini dai 30 ai 70 anni ammiravano le vetrine che si affacciano su via Cavour dedicate all’esposizione, le stesse che per molti ragazzini sono state le "porte del paradiso".

Bambole, piste, macchinine, robottini e giochi da tavola, dagli anni trenta fino ad oggi. Particolarmente iconici un Monopoly dell’epoca fascista, una barbie sopravvissuta all’alluvione, i mazzi di carte degli anni 70 con ancora stampata la tassa da bollo. La famiglia Dreoni guida gli ospiti nella mostra, sui loro volti si legge la soddisfazione di vedere la propria "creatura" tagliare un traguardo come quello dei cent’anni.

C’è Luciano Dreoni che questa città l’ha vista cambiare ma non ha perso la passione e la voglia di far felici i più piccoli. Mostra i suoi pezzi preferiti, spiega che qualcuno è tanto antico da essere arrivato nelle colonie italiane. Ci sono Laura e Silvia, che rappresentano la terza generazione di questo viaggio, iniziato nel 1923: "Abbiamo visto bambini venire con i nonni anziani e trent’anni dopo portare i propri figli. Arrivare da nipoti e tornare da genitori – spiega Laura Dreoni –. La soddisfazione è immensa, questo era il lavoro di mio nonno e poi lo è stato dei miei genitori. Cento anni ci caricano d’emozione. Vedere tutte queste persone, ci riporta l’immagine dei clienti che ci hanno accompagnati", conclude.