Guardia medica al pronto soccorso, sperimentazione in Toscana. Si parte da Firenze

Al via le prime attuazioni della delibera per alleggerire l’emergenza e consentire le ferie del personale

Firenze, 22 maggio 2023 – Vanno subito in sperimentazione alcune delle misure prese dalla Regione per affrontare l’emergenza dei pronto soccorso, presi d’assalto dai pazienti e in carenza di personale.

A giugno si entra nel periodo delle ferie, e anche al personale del pronto soccorso, le aziende devono garantire almeno due settimane di riposo consecutive. Cosa impossibile con i numeri attuali.

Per questa ragione l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini ha chiesto "di dare avvio nei tempi più rapidi alla sperimentazione di punti di guardia medica da realizzare in prossimità dei pronto soccorso per allentare la pressione e dirottare i casi meno gravi, i codici bianchi e azzurri", spiega.

"In particolare ho chiesto che si cominci subito in quegli ospedali dove si verificano le maggiori criticità rispetto al sovraffollamento e alle attese".

L’intesa Regione-sindacati è già stata siglata. E quindi si può partire. Si comincia con i pronto soccorso di Careggi e Ponte a Niccheri dove saranno allestiti locali dedicati.

"La sperimentazione sarà realizzata in attuazione dell’accordo raggiunto nei mesi scorsi con tutti i sindacati dei medici di medicina generale – spiega il governatore toscano Eugenio Giani – Siamo certi, che in attesa della riforma della medicina territoriale, la delibera che abbiamo siglato a supporto dei pronto soccorso riuscirà a dare respiro alle strutture e a offrire il miglior servizio ai cittadini".

Il direttore del pronto soccorso di Careggi, Stefano Grifoni, sta già allestendo i locali. Il ruolo di Grifoni, da direttore dell’organismo di governo clinico regionale, è stato fondamentale per dare le gambe a questa delibera. Senza l’approvazione dei 53 membri del Comitato tecnico scientifico la giunta regionale non avrebbe potuto licenziare l’atto.

Il progetto prevede che dopo la valutazione dei pazienti al triage, i casi valutati di minore gravità, codici bianchi e azzurri, saranno dirottati nelle stanze appositamente organizzate per accogliere la guardia medica.

"Negli stessi locali e contemporaneamente faremo partire anche il servizio di see and treat , il modello organizzativo che prevede il trattamento delle urgenze minori da parte dell’infermiere", spiega Grifoni.

Basterà? Questa è certo una misura tampone per alleggerire il pronto soccorso, ma per rimpinguare il numero di medici in servizio partirà la chiamata rivolta a tutte le specialistiche mediche equipollenti, cioè saranno chiamati non più solamente internisti e geriatri ma anche cardiologi, pneumologi, gastroenterologi, eccetera. Il personale che lavorerà in pronto soccorso in regime di attività aggiuntiva (un superstraordinario) percepirà 100 euro l’ora.

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