Gruppo Donatello Cultura sfrattata "Il Comune non ha mosso un dito"

Dopo quasi 75 anni il contratto di affitto non è stato rinnovato e il proprietario ha deciso di vendere l’immobile "Tra pochi giorni saremo in mezzo alla strada. Fra tanti edifici vuoti ci potevano trovare una sistemazione"

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di Gabriele Manfrin

FIRENZE

"Il proprietario dell’immobile ha deciso di vendere e l’associazione non ha le disponibilità per poterlo acquistare; tra pochi giorni ci troveremo in mezzo alla strada senza che nessuno del Comune abbia mosso un dito per trovare tra i tanti edifici vuoti, una sistemazione" spiega Gianni Oliveti, pittore e consigliere del gruppo Donatello, in una lettera aperta alla città.

Nell’anno in cui si festeggiano i 75 anni di storia, l’associazione di artisti rischia, dal primo febbraio, di non avere più una casa; proprio nella città in cui le arti e la storia si uniscono, dove la bellezza e la vita di tutti i giorni coincidono andando a creare un’identità e un orgoglio cittadino unico al mondo, uno storico gruppo rischia di sparire "nella indifferenza delle istituzioni".

L’immobile in questione si trova nell’omonima piazza, all’incrocio con via degli Artisti, e a causa del mancato rinnovo del contratto, dal 31 gennaio, non sarà più disponibile per l’affito, lasciando di fatto la Donatello ’fuori dal portone’. Ieri mattina gli esponenti del gruppo, nella speranza che il Comune indichi una sistemazione, hanno convocato una conferenza stampa per affrontare la questione e, tra lavori per sgomberare le sale e scatoloni pieni, la delusione sul volto dei presenti era ben visibile. L’associazione è attiva dal 1949, da quando un gruppo di quattro artisti decise di organizzare una mostra in piazza Donatello; nel corso degli anni l’evento riscosse un grande successo popolare fino a diventare un punto di riferimento non solo del quartiere, ma dell’intera città.

Ogni edizione si concludeva con la premiazione di un personaggio del mondo culturale e, negli anni, sono state molte le personalità illustri vicine all’associazione, tra cui Giorgio La Pira, Indro Montanelli, Margherita Hack, Giovanni Spadolini e molti altri. Oggi il gruppo continua a organizzare mostre di pittura e scultura, presentazioni di libri, discussioni e letture, collaborando con associazioni di livello internazionale. Il professor Ugo Barlozzetti, presidente e artista del gruppo, mentre spiega con passione il significato dei quadri ancora appesi e ripercorre i ricordi di una vita racconta: "Al momento abbiamo molto lavoro da fare per sistemare il patrimonio artistico presente che non può essere lasciato qui e deve essere conservato; sicuramente non è un momento felice, non solo per noi della Donatello ma per l’intera città, contiamo sulla sensibilità del quartiere e continueremo a svolgere quante più attività possibili, sicuramente il gruppo non finirà il primo febbraio" conclude.

Presente alla conferenza, anche il consigliere del Quartiere 2, Federico Pericoli, che nel dichiarsi vicino alla causa ha spiegato: "Ho presentato una mozione in consiglio per invitare l’amministrazione comunale a trovare una soluzione adeguata per la sede del gruppo, una sede che deve essere possibilmente radicata nel quartiere. L’associazione ha sempre svolto un’importante attività culturale e ha promosso valide iniziative, collocandosi nella tradizione artistica fiorentina. La mozione è svincolata da qualunque appartenenza politica" conclude.

Anche il consigliere regionale Marco Stella, in una nota, ha sottolineato "il fatto che nessuna istituzione si sia preoccupata di trovare una sede è molto grave, Ho presentato una mozione per chiedere alla Regione di trovare al più presto una soluzione per l’associazione".

Gli artisti del gruppo sperano nel supporto e nel sostegno da parte delle associazioni vicine mentre rimangono in attesa di una sistemazione definitiva, una cosa però ci tengono a chiarirla: "L’associazione Donatello non muore il 31 gennaio".

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