Grassina-Antella, traffico in tilt: "Una giungla di cantieri senza fine"

L'area da Grassina all'Antella a Firenze è un cantiere infinito, causando disagi ai cittadini. I lavori urbanistici hanno trasformato la zona, generando caos e frustrazione. La variante di Grassina e le vie verdi sono ancora lontane, mentre il traffico è insostenibile. I residenti chiedono soluzioni per una mobilità più sostenibile.

Grassina-Antella, traffico in tilt: "Una giungla di cantieri senza fine"

Grassina-Antella, traffico in tilt: "Una giungla di cantieri senza fine"

Un grande e infinito cantiere. Così appare l’area che da Grassina si snoda fino al borgo dell’Antella, toccando i margini dalla vicina Ponte a Ema. Gli innumerevoli interventi urbanistici degli ultimi mesi hanno contribuito non solo a mutare nell’aspetto l’intera zona, ma anche a segnare l’animo di molti cittadini che da troppo tempo convivono nel caos generale. Un tempo considerato il "giardino di Firenze", oggi lo stesso appare trasformato al punto da rimanere solo un lontano ricordo nei più attempati. Da anni il susseguirsi degi lavori ha minato la pazienza di chi vive, per necessità o virtù, le strade della periferia fiorentina. Lo sa bene l’antellese Rossella Giovannoni, originaria di Grassina dove vive il padre oramai anziano: "Sono anni oramai che va avanti questa storia: per venire ad accudire mio padre devo stare attenta agli orari in cui esco, il rischio è quello di rimanere incastrati nel traffico. Anche le strade secondarie sono oramai bloccate, soprattutto da quando le aziende della Capanuccia hanno intasato ancora di più il centro. In caso di emergenza, c’è solo da incrociare le dita".

La variante di Grassina, soluzione al transito obbligato dal centro del paese, è ancora lontana dalla sua conclusione, portando con sé ulteriori problematiche. Via Chiantigiana, col suo viale alberato, è stata toccata dai lavori al punto da vedere una zona pedonale completamente interrotta, obbligando i pedoni a passare da un lato all’altro della strada. "La situazione è insostenibile – dice Fabrizio Maffei, un residente –, la popolazione è esasperata da questi lavori. I paesi potrebbero essere collegati da percorsi pedonali e ciclabili ad hoc, ma la realtà dice il contrario".

Al di là della ciclabile che dall’incrocio con via Pertini arriva fino al cancello di villa Pedriali prima dell’ospedale Santa Maria Annunziata (inaugurata nel 2023), la realizzazione delle ‘vie verdi ripolesi’ sembra ancora lontana. Nel frattempo il traffico divenuto insostenibile negli orari di entrata e uscita degli uffici rimane padrone delle strade: "Siamo alle porte del Chianti - continua Maffei -, una zona che si presta alla perfezione a una mobilità diversa e più sostenibile. Da ciclista ne sarei entusiasta, e sono certo che verrebbe sfruttata da tutti i cittadini anche con e-bike o monopattini elettrici. Oggi però siamo obbligati a prendere la macchina: settimana scorsa ho impiegato più di un’ora per andare in macchina dal dentista in via Masaccio. Tutto questo è assurdo".

Mattia Lupini

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