Le Confessioni di Sant’Agostino, lectio-concerto del professor De Vita

Ugo De Vita porta in scena le "Confessioni" di Sant'Agostino alla biblioteca delle Oblate di Firenze, in un evento che unisce lettura, musica barocca e riflessioni spirituali. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Le Confessioni di Sant’Agostino, lectio-concerto del professor De Vita

Le Confessioni di Sant’Agostino, lectio-concerto del professor De Vita

Alla biblioteca delle Oblate il 10 maggio alle 17.45 Ugo De Vita legge e racconta le “Confessioni” di Sant’Agostino. Un altro appuntamento originale che mette ’in scena’ l’autore, attore e docente. De Vita propone una lectio-concerto sul testo scritto tra il 397 e il 398, dell’opera considerata tra i capolavori assoluti di spiritualità, letteratura e filosofia: le “Confessioni” di Agostino di Ippona.

Il santo scrisse l’opera in tredici libri e scelse questo titolo poiché attraverso la scrittura si rivolgeva direttamente a Nostro Signore, narrando la sua conversione e la vita del “prima” e del “dopo”. Tra l’espressione confidenziale e quella meditativa la parola del Santo è umanissima. Emergono figure di forte suggestione quali la madre Monica e lo stesso Sant’Ambrogio, vescovo a Milano, esse esprimono dilezione proprio nella “trasformazione interiore” di Agostino, che è figura chiave nella storia del Cristianesimo, voce vibrante, umile e altissima insieme.

De Vita come si confronta con un testo simile?

"Intanto raccogliendo alcune pagine tra le più belle dell’opera. Farò tesoro - dice - della prima edizione di questo mio lavoro. Lo sottoposi a Benedetto XVI, grazie alla vicinanza con Padre Lombardi, per anni mio direttore a Radio Vaticana. Sono riproposti i passaggi più significativi, che daranno espressione a poco più di quaranta minuti, con umanità che accarezza il trascendente".

Ma cosa significa oggi proporre le “Confessioni”?

"Sono credente, penso che non vi sia nulla di più bello che ricordare e sottolineare aspetti del pensiero che oltre il tempo e i luoghi, sono testimonianza di Dio".

In programma anche un paio di brevi intermezzi dal repertorio barocco, per quattro minuti complessivi al flauto.

"Ho con me un bravissimo musicista fiorentino, Filippo Mannucci, mentre Massimiliano Cardini e Niccolò Morelli leggeranno note introduttive alla lettura".

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

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