ELETTRA GULLÈ
Cronaca

"Schiavi del calcio e dei concerti" . Le notti d’inferno vicino allo stadio

I residenti spesso non possono nemmeno rientrare a casa quando c’è la partita della Fiorentina. Tra divieti di sosta e servizi pubblici bloccati, si parcheggia sui marciapiedi e sulle strisce.

"Schiavi del calcio e dei concerti" . Le notti d’inferno vicino allo stadio

"Schiavi del calcio e dei concerti" . Le notti d’inferno vicino allo stadio

Traffico caos, mancanza di posti auto e rumori infernali. Chi vive attorno allo stadio, il cuore del quartiere di Campo di Marte, le idee su cosa farebbe nel caso diventasse sindaco lo sa bene. "Bisogna assolutamente gestire gli eventi, che sono tanti, tantissimi. In media parliamo di trenta iniziative per un totale di trenta giorni che equivalgono a un mese della nostra vita". E’ chiaro Fabrizio Alberti che è nato e cresciuto a Campo di Marte.

"Tra campionato, coppe italiane ed europee e concerti noi non viviamo più – riprende -. Bisogna assolutamente trovare delle soluzioni considerando che gli effetti sulla nostra quotidianità sono devastanti: a volte dopo una giornata di lavoro non possiamo nemmeno tornare a casa, visti i divieti. Né con i nostri mezzi e né con quelli pubblici". Chiara Giovannini, anima della pagina Facebook Noi del Campo di Marte, non ha dubbi su cosa farebbe: "Io cercherei di tutelare i residenti cercando una convivenza con il calendario di eventi sia allo stadio che al Mandela. Il nostro quartiere è invaso da troppe auto". Il vero problema per gli abitanti è proprio la mancanza di parcheggi e l’impossibilità, in occasione delle iniziative, di rientrare a casa. "Io inizierei con organizzare il programma in maniera più consapevole, nel senso che non si possono accavallare gli eventi allo stadio, al Mandela o nel quartiere durante la stessa giornata.

Qui è un Far West, le macchine parcheggiano ovunque: sui marciapiedi, sulle strisce pedonali. Ci sono anziani in carrozzina o mamme con i passeggini che a volte restano bloccate. La mobilità per le persone invalide e fragili non è affatto tutelata. Io lavorerei assolutamente su questo punto" non usa mezzi termini Laura Pasquinelli, una residente del Campo di Marte.

Vanni Bacci è un ingegnere fiorentino e la zona di via Gabriele D’Annunzio la conosce bene. "Mi sta particolarmente a cuore il tema della mobilità - dice -. Spostamenti più veloci ci permetterebbero di guadagnare un po’ di tempo libero in più a beneficio della qualità della vita". Non solo.

Il pensiero di Bacci va anche ai negozi di vicinato: "Con spostamenti più veloci avremmo anche più tempo per frequentare le botteghe del quartiere senza doverci rivolgerci frettolosamente alla grande distribuzione o allo shopping online".

Da questa premessa la sua proposta da primo cittadino della città: "Da sindaco lavorerei per rendere la zona, chiusa fra cavalcavia e sottopassi, più facilmente accessibile e per potenziare il Tpl su gomma per collegamenti diretti fra quartiere" le parole di Bacci. Altro nodo della zona è la raccolta differenziata con le postazioni di Lungo l’Affrico, via dell’Arcolaio e via Fedele Soldano spesso strapiene e circondate da rifiuti ovunque, lasciati rigorosamente a terra.

Sarah Furlan di "Fake Bistrot", lavora alle Cure dal 2019. Ed è chiara: "Io troverei un modo per far sì che i turisti arrivino anche da noi, i piccoli negozi hanno bisogno di ossigeno. Un’idea? Si potrebbe pensare a una fermata della tramvia proprio in piazza".

Da Ponte Rosso-piazza della Libertà la priorità è una soltanto: "Incrementerei i controlli in zona - conclude lo storico tabaccaio Massimo Manuali -, i cantieri fanno da nascondiglio ai malviventi. I nomadi sono tornati, apparecchiano sotto i portici e mangiano, usano i nostri marciapiedi come deposito delle loro valigie. Le mie priorità sarebbero decoro e sicurezza senza alcun dubbio".

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