PAOLA FICHERA
Cronaca

"Gli insulti sessisti? Esperienza terribile"

Parla Monica Patino Gomez, candidata Pd aggredita su Facebook: "Se sarò eletta mi batterò per una legge contro il bullismo" .

di Paola Fichera

"Alleati con Cicciolina", "A chi l’hai data?", "Vattene a fan... in Colombia". Offese e allusioni pesanti che sono stati postati su Facebook sotto il video in cui Monica Patino Gomez, colombiana, da vent’anni a Firenze, avvocato, un marito e un figlio, ha annunciato la propria candidatura alle prossime Regionali per il Pd nel collegio Firenze 1. Insulti poi cancellati quando il caso ha cominciato a fare troppo rumore. Ma in molti hanno salvato gli screenshot e l’hanno difesa. Dalla segretaria regionale del Pd Simona Bonafè, al segretario cittadino Andrea Ceccarelli, dalla vicesindaca Cristina Giachi, all’assessore Andrea Vannucci, a Massimo Mattei tutti candidati come lei nel collegio 1. Mette le mani avanti anche la candidata presidente del centrodestra Susanna Ceccardi che mostra i post offensivi arrivati anche a lei.

Monica lei è avvocato, si occupa di diritto internazionale, alla politica come è arrivata?

"E’ stato un percorso naturale, sono arrivata in Italia nel 2001 e da subito ho aiutato i miei connazionali con un’associazione. Dopo tanti anni ho pensato di poter fare di più e ho accettato la candidatura con il Pd".

Si occuperà di immigrazione?

"Sono sicuramente una figura che può servire da ponte su questo terreno e mi impegnerò in questo senso, metà del mio cuore è fiorentino. E poi vedo che c’è ancora tanto lavoro da fare..."

Si riferisce ai tanti insulti razzisti che le sono stati rivolti in pochi giorni?

"Certo. Ho accettato la candidatura il 1 agosto, però a causa di un brutto incidente con la macchina non avevo fatto niente fino a pochi giorni fa. Poi ho postato un video ed è scoppiato l’inferno".

Cosa è successo?

"Ho avuto tantissimi like, ma solo commenti terribili. Non mi sto lamentando. Sapevo che non sarebbe stato facile. In Italia e nel mondo per una donna, straniera, è sempre difficile affermarsi con il proprio lavoro. Ma toccare con mano tanta cattiveria è un’altra cosa".

Ha avuto la tentazione di ritirarsi?

"No. Perché noi donne dobbiamo pagare un prezzo così alto. Mi hanno insultata in tutti i modi possibili. Non è giusto. E’ come dire a un uomo che vuole fare politica che è un ladro. Lui il giorno dopo querela. Perchè le donne no? Basta con questa rassegnazione".

Come proseguirà la sua campagna elettorale?

"Farò altri video per farmi conoscere dalle persone. Racconterò chi sono e cosa vorrei poter fare per questa regione".

Nessuna iniziativa pubblica?

"Certo. Andrò alla Festa dell’Unità insieme agli altri candidati e poi farò varie iniziative nei circoli del Pd".

La prima cosa di cui vorrebbe occuparsi se sarà eletta in consiglio regionale?

"Un progetto contro il bullismo. Un problema che non può essere affrontato solo quando le persone sono diventate adulte. Bisogna tornare a una educazione civica che insiegni il rispetto delle persone e il valore dei sentimenti contro l’odio. A costruire un buon cittadino si inizia dalla scuola".