PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Gli anziani nella Rsa si raccontano. In un libro i ricordi dal passato

Il progetto che ha coinvolto gli ospiti de La Mimosa con un’immersione nelle loro vite, oggi la presentazione

Il progetto che ha coinvolto gli ospiti de La Mimosa con un’immersione nelle loro vite, oggi la presentazione

Il progetto che ha coinvolto gli ospiti de La Mimosa con un’immersione nelle loro vite, oggi la presentazione

Si chiamano Concetta, Sonia, Gabriella, Gino e sono alcuni degli ospiti della Rsa La Mimosa, gestita dal Consorzio Zenit, che hanno messo nero su bianco gran parte della loro vita nel libro dal titolo ‘Ricordi dal passato. Raccolta di testimonianze per capire il presente’. La pubblicazione, curata da Ornella Mercuri, sarà presentata oggi alle 10.30 nella struttura di via Marconi. Ed è impreziosita dagli scatti di Luciano Ricci, fotografo di fama internazionale, che ha catturato con sensibilità i volti e le espressioni degli ospiti e del personale della Rsa. Il libro, infatti, vuole essere un’immersione nelle loro vite. Ogni pagina rivela frammenti di esistenze che si intrecciano: ci sono storie tristi, racconti di guerra che ci ricordano le cicatrici del passato. Accanto a queste, spiccano testimonianze di famiglia, di amore e di crescita personale, che celebrano la forza dello spirito umano. "A casa - racconta Concetta - ho lasciato il mio giardino, mi piange il cuore perché le rose sono tutte morte, a mia figlia non piace il giardinaggio. Per curarle ci vogliono molte cure. Ho lasciato anche la gattina Titti e la tartaruga Giulia, che ha 15 anni. A primavera le davo il cetriolo quando si svegliava dal letargo". Poi c’è Gino, con i suoi ricordi di guerra: "Nella primavera del ‘43 eravamo a dormire con il babbo e la mamma. Nel pieno della notte sentimmo bussare alla porta di casa e il babbo, affacciandosi alla finestra, nel buio della notte, vide due uomini che chiedevano di entrare in casa. Scese le scale, aprì e i due sconosciuti entrarono e cominciarono a rovistare qua e là, senza sapere cosa stessero cercando. Sempre senza dire una parola salirono le scale, entrarono nelle camere di noi ragazzi che dal terrore ci nascondemmo sotto le lenzuola". "Quella dell’ascolto degli anziani è un’attività preziosa che aiuta i giovani a riappropriarsi della nostra storia, a sentirla vicina – dice Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit - molte persone aspettano questa fase della loro vita per raccontare, soprattutto quando fanno i conti con la loro esistenza e si rendono conto di essere diventati parte della storia di una comunità".