BIANCASTELLA
Cronaca

Giuliana Corsini L’aristocratica intellettuale

Biancastella

Antonino

È difficile definire con un solo termine questa "intellettuale", musicologa pittrice scrittrice giornalista, nata a Firenze nel 1928, appartenente alla famiglia dei principi Corsini che fra i suoi avi ha avuto persino un papa e un santo. Sua madre Maria Carolina Giuntini era nota a Firenze per il suo salotto frequentato da artisti e scrittori e per la Galleria d’arte ospitata nel suo palazzo e con la sua forte personalità non mancò di influenzare la piccola Giuliana, detta Giuly. Come tutte le rampolle aristocratiche riceve una educazione e soprattutto un’istruzione molto varia e rigorosa: studia le lingue e dopo gli studi classici si diploma in pianoforte al Conservatorio, ma è avviata anche agli studi artistici sotto la guida di Longhi; diventa allieva di Annigoni e coltiva la sua attitudine artistica producendo una discreta quantità di opere che espone in Italia e all’estero. Giuly, però, ama molto anche scrivere e così diventa collaboratrice della rivista del Teatro alla Scala di Milano e accompagna i suoi articoli di critica musicale anche con suoi disegni e caricature di personaggi della musica. Non si occupa solo di musica e di arte, ma, grande amante dei viaggi, ne pubblica interessanti resoconti e poi recensisce libri e commenta avvenimenti culturali e così diventa giornalista pubblicista. In questa veste collabora anche col nostro giornale prima con vignette e caricature (1955-57), poi dal ’73 all’87 con oltre 90 articoli. Anche delle vicende della sua vita fa oggetto di scrittura e di creazione artistica e così dalla lunga analisi psicanalitica cui si sottopone dopo la separazione dal marito nascono alcuni album di disegni e dialoghi immaginari, talvolta ironici e persino divertenti. Stava lavorando ad una autobiografia in particolare sugli anni a Firenze durante la guerra e sulla vicenda dell’arresto di sua madre per attività antifascista, quando la morte l’ha colta nel 2002. Tutte le sue carte, gli album con i suoi disegni e tante fotografie di famiglia sono stati donati all’Archivio di Stato di Firenze e costituiscono il Fondo Giuliana Corsini, inventariato e consultabile.