"Giù le mani dal David L’immagine va difesa"

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Giù le mani dal David. Per la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg, difendere l’immagine della sua creatura più preziosa è stata una specie di missione. E ce l’ha fatta. Gli ultimi provvedimenti del tribunale contro lo sfruttamento dell’immagine del capolavoro di Michelangelo, hanno un precedente nel 2017 proprio su una causa intentata dalla Hollberg.

E’ contenta che si continui a proibire l’uso del David a scopo pubblicitario?

"Sì, perché credo che prima di tutto si debba tutelare l’immagine del capolavoro senza svilirne il significato e l’unicità. Abbiamo visto che, se non mettiamo regole allo sfruttamento dell’immagine, il povero David può essere utilizzato e accostato alle merci meno decorose, senza alcun ritegno".

Ma il David non è un patrimonio di tutti, almeno idealmente?

"Dobbiamo ricordare che Stato, che ne è proprietario, spende per conservare, monitorare e restaurare i suoi capolavori, tra cui il David. E quindi non è giusto che altri ci guadagnino e basta".

Allora, come procedere?

"Si deve chiedere l’autorizzazione spiegandone l’utilizzo. In modo da poter valutare un progetto per poter dire sì o no, in modo da tutelare la dignità dell’opera stessa".

E pagare le royalty.

"Certo. Del resto se è un reato copiare una griffe della moda, perché non lo deve essere sfruttare l’immagine di un’opera d’arte?"

Olga Mugnaini

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