Addio al ristoratore Giovanni Latini. La storia di Firenze in tavola

Scomparso a 77 anni per un infarto. Il funerale domani alle 14.30 a Santa Trinita

Giovanni Latini

Giovanni Latini

Firenze, 27 settembre 2022 - Dal 2004, quando si era separato dal fratello Torello e aveva rilevato l’Osteria Numero Uno – 220 metri, 3 minuti a piedi – per molti era diventato "quell’altro". Ma all’orgoglio di chiamarsi Latini ed essere figlio del mitico Narciso e della Maria, e pronipote del fondatore Angelo che allo sgocciolare dell’Ottocento aveva aperto la ’Fiaschetteria’ in via della Vigna Nuova, non aveva mai rinunciato Giovanni Latini, scomparso domenica a 77 anni per un infarto.

E’ un altro bel pezzo di Firenze quello che se ne va con lui, uomo simpatico e ricco come tutti i Latini di amore per la città e la buona tavola. Giovanni aveva guardato a un orizzonte più ampio, forte anche della variegata sinfonia di culture con cui si componeva quella che in via del Moro hanno sempre chiamato "la combriccola": americana la moglie Carole, fiorentina di nuova generazione la figlia Caterina che con l’altra figlia Chiara ha preso in mano le redini dell’Osteria; e poi una parata multietnica tra la sala e la cucina. Giovanni amava definirsi "un contenitore di storie in grado di parlare di qualsiasi cosa della Firenze degli ultimi sessant’anni". Con l’orgoglio di chiamarsi Latini. Tanto che Torello, Emilia e tutta la famiglia di via dei Palchetti salutano "un fratello, uno zio e un uomo fondamentale per la famiglia e il ristorante Latini. Ci mancherà". Ai Latini le condoglianze de La Nazione. Il funerale domani alle 14.30 a Santa Trinita.

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