"Le persone diventano così piccole e scontate davanti alla bellezza. Parlano parlano, ma dicessero mai qualcosa. Se solo gli occhi imparassero ad ascoltare…".
Bianca Panconi, ha 20 anni, è bella e lo sa, ma lotta contro chi si ferma all’apparenza. Sogna una città disseminata di scatole con dentro delle persone di cui non puoi vedere il viso. "Mi piacerebbe che la gente si innamorasse dentro delle scatole di cartone". Bisogna davvero che accada qualcosa di inaspettato e catastrofico per obbligarci ad aprire lo sguardo? Nel video "Chiudi gli occhi e guardami", scritto e diretto da Stefano Silvestri, la giovane Bianca Panconi racconta la sua bellezza oltre l’esteriorità. Studentessa al secondo anno di psicologia, è passata dai palcoscenici fiorentini della scuola dei "Teatri dell’Invasione" alla tv: è stata protagonista di una puntata di "Doc – Nelle tue mani", fiction di Rai 1 con Luca Argentero.
Bianca, era la sua prima esperienza importante?
"Avevo girato alcuni video musicali, uno con Fasma. A settembre sono stata notata dall’agenzia Studio Segre di Roma: ho fatto dei provini e son stata selezionata. Oltre a “Doc”, sono tra i sei ragazzi protagonisti di “Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma” di Giulio Base, ora in fase di post produzione".
Come nasce la sua passione per la recitazione?
"A 8 anni guardavo i film e sognavo di far parte di un gruppo. Ho partecipato a un corso di recitazione per bambini di Stefano Silvestri e mi sono sentita “in famiglia”. Da lì è diventata la mia più grande passione. Ho fatto anche altri corsi, ora sono seguita da un acting coach a Roma".
Come si concilia questo lavoro con gli studi universitari e la vita privata di una 20 enne?
"Con impegno è possibile non rinunciare a niente. Vedo nella psicologia l’altra faccia della recitazione: ti immedesimi in un’altra persona. Come mi ha insegnato il mio maestro, si impara osservando gli altri, le espressioni spontanee e quotidiane. E’ uno studio costante, quotidiano, che non si deve mai fermare".
Vuol fare la psicologa o l’attrice?
"Vorrei far diventare la mia passione per la recitazione il mio mestiere. Studiare psicologia è un dono che faccio a me stessa. Mi ritengo fortunata: dopo aver recitato tanto coi “Teatri dell’Invasione”, in pochi mesi ho fatto parte di due grandi produzioni. Recitare con un cast del genere, con tutti attori professionisti, mi ha fatto crescere. I miei idoli sono Meryl Streep e Monica Vitti: mi ci vuole ancora tanto studio per poter anche sognare di somigliare un po’ a loro".
Crede in ciò che dice nel monologo “Chiudi gli occhi e guardami”?
"Quando abbiamo deciso di pubblicarlo, ho temuto che qualcuno potesse accusarci di ipocrisia. Ma non è così: sono stufa di chi si sofferma alla superficialità dell’aspetto esteriore. In una “società liquida” come quella di oggi, come da definizione di Bauman, in cui tutto va talmente in fretta da non avere il tempo di creare un “io critico”, dobbiamo fermarci e pensare che c’è qualcosa di più oltre l’esteriorità. Bisogna chiudere gli occhi e guardarci dentro l’un l’altro".