REDAZIONE FIRENZE

Giorgio Poi stasera al Tender Club di via Alamanni

Il cantautore al Color Fest, venerdì 1 dicembre sul palco

Giorgio Poi (dal suo profilo Facebook)

Firenze, 1 dicembre 2017 - «Nelle mie canzoni non racconto storie drammatiche, ma parlo di piccole cose. Mi lascio trasportare dal fluire delle note che creo alla chitarra, dal fiume delle parole, che in questo mio album solista di debutto «Fa niente», sono state realizzate in un arco di tempo abbastanza breve e, a differenza di quelle che facevo con i Vadoinmessico, per la prima volta sono tutte cantate in italiano». Il cantautore dall’anima cosmopolita Giorgio Poi, l’ultima rivelazione della Bomba Dischi, con le sue canzoni d’amore intime, malinconiche e anche un po’ psichedeliche è fra gli attesi protagonisti della quinta edizione del Color Fest, il festival musicale itinerante nelle più importanti città italiane, che approda a Firenze venerdì 1 dicembre. L’appuntamento ricco di buona musica, che per l’occasione è stato ribattezzato Color Fest sotto il cielo di Firenze, vedrà all’opera sul palco del Tender Club di Via Alamanni, una line up composita e variegata con tre dei migliori esponenti della nuova scena della musica d’autore, che si alterneranno alla ribalta. Grande attenzione per il cantautore siciliano Nicolò Carnesi (uno dei nomi più brillanti della nuova generazione di storyteller) che a Firenze presenta «Bellissima Noia», il suo terzo album che conferma la poliedricità di questo un cantautore dalla scrittura autentica, capace di mescolare ispirazioni sixities con pop contemporaneo. Da non perdere il set che vedrà protagonista l’estroso frontman dei NoBraino Lorenzo Kruger, che in questo raffinato live per voce e pianoforte reinterpreterà, evitando per una volta istrioniche provocazioni, le canzoni più significative e intriganti – di un percorso musicale ironico e fuori dagli schemi. «Abbiamo cercato di realizzare un lavoro di spremitura delle canzoni e di realizzare un live cercando di tirare fuori il meglio, lasciandoci un po’ di aperture – spiega Giorgio Poi -. Sul palco nel mio concerto siamo in tre - chitarra, basso e batteria – e su alcuni brani creeremo delle variazioni interessanti da regalare al pubblico ».

Giovanni Ballerini