
Il climatologo Giampiero Maracchi (Visintini/New PressPhoto)
Firenze, 12 marzo 2018 - «... È come se il cielo avesse bombardato quella strisciolina di terra». Era il giugno del 1996 e in poche ore erano caduti 430 millimetri di acqua, devastando gran parte dell’Alta Versilia. Giampiero Maracchi, acutissimo interprete delle bizzarrie di venti, nuvole e fulmini, capì che qualche equilibrio si era rotto per sempre. E che anche per la meteorologia andavano riscritte regole, comportamenti e parole. Fu così che insieme al nostro collega Sandro Bennucci nacque sulle pagine de La Nazione il termine “bomba d’acqua”, da allora in poi entrato nel gergo comune per spiegare quelle piogge spaventose che massacrano in poche ore le nostre città.
Giampiero Maracchi, celebre scienziato climatologo, professore e uomo impegnato in mille istituzioni, è deceduto dopo lunga malattia all’età di 75 anni. Da uomo schivo come è sempre stato, ha voluto funerali in forma strettamente privata, lasciando che a ricordarlo siano la sua carriera e il suo lungo impegno per la città e per il mondo scientifico. Nato a Firenze nel maggio 1943, era professore emerito di climatologia e dal 2014 presidente dell’Accademia dei Georgofili. Nel 2013 viene eletto anche presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, ricoprendo l’incarico per oltre un anno.
Non ha mai abbandonato invece la sua dedizione all’universo dell’artigianato. Maracchi è stato infatti il fondatore e presidente dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, associazione di 15 Fondazioni Bancarie italiane, nata in seno alla Fondazione Crf, impegnata nella salvaguardia e nella promozione dell’artigianato artistico. Studioso per lavoro, dedicava il suo tempo libero alla passione di maestro artigiano, con risultati strabilianti. Era bravissimo con qualsiasi attrezzo. La sua casa di Bagno a Ripoli assomigliava a una bottega rinascimentale, dove lui era capace di padroneggaire qualsiasi mestiere antico: sapeva battere il ferro, modellare il legno, lavorare il cuoio. Costruiva tavoli, lampade, scarpe. Aveva una grande cura dell’orto. E del resto clima e agricoltura vanno a braccetto.
Maracchi è stato non a caso fondatore e presidente del Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile - Lamma, consorzio specializzato in meteorologia e climatologia. E ancora fondatore e direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, fondatore e presidente del Centro di Studi per l’applicazione dell’Informatica in Agricoltura, fondatore e già responsabile del master in meteorologia e climatologia applicate della università di Firenze. Un uomo di scienza con molti titoli e molti premi, con l’ulteriore pregio di trovare sempre le parole per spiegare in maniera chiara e semplice fenomeni enormemente complessi.