
Dal 2 al 4 maggio andrà in scena l’esercitazione della protezione civile: un finto terremoto costringerà le associazione a mettere in salvo gli abitanti
Nel fine settimana un terremoto costringerà all’evacuazione in emergenza di un centro del Valdarno: la macchina della protezione civile sarà all’opera per portare in salvo gli abitanti e far fronte a una maxi emergenza sanitaria. Niente paura: elicotteri e ambulanze saranno a sirene spiegate, ma solo per esercitazione. Si tratta di una messa in scena realistica per testare la macchina organizzativa dell’emergenza in caso di calamità naturale.
Con l’organizzazione della Misericordia di Figline con il Centro intercomunale e l’area emergenze del coordinamento delle Misericordie fiorentine, dal 2 al 4 maggio le associazioni impegnate in questo delicato settore saranno all’opera dal campo base della pista di atletica di Matassino, allestita per l’occasione come postazione di primo soccorso con ambulatorio mobile, una sala operativa per il coordinamento delle squadre, un’area logistica con tende per il pernottamento dei volontari, mezzi e attrezzature necessarie per le prove addestrative.
Sabato l’area sarà aperta alla popolazione e ai curiosi, per vedere da vicino com’è allestito un campo base e assistere ad alcune fasi dell’esercitazione, tra cui la preparazione dei trucchi scenografici per simulare varie casistiche di intervento sanitario e la partenza in colonna delle squadre. Gli uomini e le donne della protezione civile andranno alla ricerca di dispersi, interverranno su incidenti in zone industriali, evacueranno zone colpite da terremoti. Sarà un fine settimana intenso e - considerato che si tratta di un’esercitazione - anche spettacolare da vedere.
Per la Misericordia di Figline è un momento di ‘festa: dopo quattro anni è stato riattivato il gruppo di protezione civile con nuovi mezzi tra cui un quad 4x4 attrezzato alla ricerca dispersi, un furgone-unità tecnica con l’attrezzatura per il monetaggio e la gestione del punto di primo soccorso, una postazione di coordinamento soccorsi e un carrello con idrovora da 3000 litri al minuto oltre ad una pompa ad immersione per l’aspirazione dei liquami.