Georgofili, l’Accademia ha 270 anni Colpita al cuore dalla bomba del ’93 guarda avanti e non dimentica

Georgofili, l’Accademia ha  270 anni  Colpita al cuore dalla bomba del ’93  guarda avanti e non dimentica

Georgofili, l’Accademia ha 270 anni Colpita al cuore dalla bomba del ’93 guarda avanti e non dimentica

Il 2023 è un anno che tocca i cuori se si parla di Georgofili. È il 270° dell’Accademia, fondata a Firenze nel 1753 da Ubaldo Montelatici, è il 30° dalla strage avvenuta tra il 26 e il 27 maggio 1993. Da quest’ultima data l’Accademia è cresciuta in modo esponenziale: sono nate le sedi distaccate, il ‘capitale umano’ è passato dalle 300 persone del 1993 alle oltre 1.100 di oggi. L’inaugurazione di ieri a Palazzo Vecchio con la relazione del presidente Massimo Vincenzini e la prolusione di Amedeo Alpi ha toccato il passato e ha indicato la strada per il futuro. Una strada in cui, parole di Vincenzini, "l’agricoltura" deve essere considerata "strategica per rispondere e alle sfide di oggi in tema di sicurezza alimentare, di tutela dell’ambiente, di sostenibilità e di contrasto al riscaldamento globale". Consegnati i diplomi ai nuovi Accademici onorari, emeriti e ordinari e conferito il riconoscimento al ‘Merito Georgofilo’ a Piero Cravedi, accademico emerito, presidente del Comitato consultivo sui Problemi di difesa delle piante. Infine, il Premio Antico Fattore, edizione 2023 è stato assegnato a Dylan Warren Raffa; a Michele Faralli e a Giulia Scalzini.

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