
Gentile e l’Europa. Un convegno agli Uffizi tra politica e filosofia
Giovanni Gentile, una vita tra cultura, istituzioni e politica. Professore prima a Palermo e a Pisa, poi a Roma, Gentile abbracciò la corrente neo-idealista e diede vita con Benedetto Croce a un memorabile sodalizio intellettuale e editoriale, destinato a interrompersi in seguito a divergenze teoretiche e all’adesione di Gentile al fascismo. Nominato ministro della Pubblica istruzione nel primo governo Mussolini, fu autore nel 1923 della più vasta e radicale riforma scolastica italiana, la "Riforma Gentile" appunto, che diede vita a una nutrita scuola di tradizioni storiche e studi umanistici. Fu ispiratore e presidente dell’Enciclopedia Treccani, la Normale di Pisa lo ospitò prima come studente e poi come direttore. "Scendere in strada" era il motto che adoperava per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente. Un bilancio critico della sua figura, tra attualismo e filosofia contemporanea, sarà tracciato in una giornata di studio che si terrà mercoledì 22 maggio alla Biblioteca degli Uffizi.
Il convegno, che si svolgerà dalle 9 alle 13, sarà aperto dai saluti istituzionali del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde e del direttore del Gabinetto Vieusseux Michele Rossi, ai quali seguirà il video messaggio del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La giornata prenderà avvio dalla prolusione del presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini, con il coordinamento di Sandro Rogari. Gli interventi saranno a cura di Emanuele Agazzani "L’idealismo attuale e la filosofia italiana. Discorsi, letture e conferenze di Giovanni Gentile in Europa (1928-1935)", Marino Biondi "Due mondi in uno: il filosofo e l’organizzatore di cultura", Alessandro Campi "Il Risorgimento di Giovanni Gentile", Emma Giammattei "L’estetica negativa di Giovanni Gentile e il mito dell’Europa", Alfonso Musci "Bruno, Spinoza, Kant. Gentile e i Classici della filosofia moderna" e Jonathan Salina "Attualismo e filosofia contemporanea. Un bilancio critico".
Franco Cardini e Michele Ciliberto contribuiranno con relazioni scritte. Oggi, a una distanza sufficiente dall’epoca in cui visse Giovanni Gentile, è possibile tracciare un bilancio critico dell’effettiva portata filosofica dell’attualismo rispetto alla coeva filosofia del Novecento e ai suoi sviluppi, fino ad arrivare alle prospettive contemporanee. Riprendendo il filo conduttore di alcune precedenti ricerche, il convegno vuole indagare in che modo l’attualismo sia stato rilevante nell’improntare molte prospettive del secondo Novecento filosofico italiano, orientando scenari concettuali che sono giunti, almeno in Italia, fino ai giorni nostri.
Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre dunque molti spunti ancora oggi.