ROSSELLA CONTE
Cronaca

Gelato di Firenze, brand mondiale: i 'maestri' puntano alla conquista dell'Asia

Dopo lo sbarco in Inghilterra e negli Usa si studiano nuove strategie di crescita

Vetulio Bondi, uno dei maestri del gelato fiorentino (New Press Photo)

Firenze, 4 settembre 2018 - Il gelato artigianale made in Florence si prepara alla conquista dei palati cinesi affermando tradizione e qualità. Ci sta provando Ciro Cammilli, proprietario della gelateria Perchè no! fondata nel 1939 dal signor Ravaioli, che nell’ottobre 2015 ha aperto una sede nel quartiere di Gangnam a Seul in Corea.

L'esercizio fiorentino ha firmato un accordo commerciale con la multinazionale coreana E-Land per la licenza d'uso del marchio. Il contratto prevede l'apertura di decine di negozi a marchio Perché no! Firenze in Corea e nei paesi confinanti. «Al momento ne abbiamo aperti tre, tutti a Seul – spiega Cammilli -, a ottobre ci prepariamo a sbarcare a Shanghai. Il brand Firenze è molto forte in Oriente e il nostro gelato piace». Ciro Cammilli spesso fa tappa a Seul per controllare che tutto avvenga secondo la migliore tradizione fiorentina e formare i gelatieri coreani che stanno apprendendo tecniche e segreti. Il cono fiorentino con le sue insegne storiche sta conquistando il globo.

D’altra parte a contendersi il primato del primo gelato mai prodotto sono proprio due fiorentini Bernardo Buontalenti e il macellaio Ruggeri, vissuti alla corte di Caterina de Medici, nel XVI secolo. Sono oltre 300mila i visitatori che, ogni anno, il Gelato Festival attrae nel mondo.

La manifestazione itinerante ideata dall’imprenditore fiorentino Gabriele Poli quest’anno ha fatto tappa non solo in Italia, Regno Unito, Polonia e Germania, Austria ma anche in America per cercare di conquistare il gusto dei consumatori americani abituati all’ice cream di natura industriale.

«Dal 2010 abbiamo riscontrato grande successo – spiega Poli -, tanti imprenditori ci hanno chiesto di portare il nostro Festival all’estero. In questi anni, la kermesse è diventata una vetrina nel mondo e un volano per lo sviluppo del mercato del gelato. Supportiamo i gelatieri nella loro promozione e con Intesa San Paolo stiamo studiando un pacchetto di incentivi a supporto di chi vuole aprire una gelateria all’estero».

Sono 600-700 gli scontrini che ogni giorno la storica gelateria Badiani stacca a Londra. Infatti, Patrizio Pomposi, il proprietario, nel luglio 2016 ha aperto nella capitale inglese il suo primo punto vendita all'interno del Mercato Metropolitano ad Elephant and Castle, quartiere in grande sviluppo a due passi dal centralissimo London Bridge. «Abbiamo deciso - sottolinea Pomposi – di portare nel mondo la storia della gelateria, l'italianità, la toscanità, la fiorentinità. E devo riconoscere che sono molto apprezzati, inglesi ma anche turisti da tutto il mondo vengono appositamente da noi per assaggiare il gelato made in Florence».  

Firenze vanta ben 14 ambasciatori del gelato fiorentino nel mondo: insieme hanno messo in piedi l’associazione Gelatieri artigiani fiorentini per difendere tradizione e qualità. «Nella nostra scuola – spiega il presidente Vetulio Bondi, titolare della gelateria i Gelati del Bondi – arrivano ogni anno ragazzi di ogni nazionalità. Studenti che poi esportano il gelato fiorentino nelle città di provenienza». Il 40 per cento dei corsisti della scuola Cescot Confesercenti sono, infatti, stranieri.

«In testa ci sono i coreani seguiti da giapponesi, inglesi e cinesi – spiega Bondi -, il gelato è associato a Firenze e alla crema fiorentina. Tantissimi vengono appositamente per assaggiarla». Un turismo del gusto che cresce anno dopo anno. A testimoniarlo sono il numero di ragazzi che ogni anno parte dall’estero per raggiungere Firenze e le richieste di scuole straniere per avere insegnanti fiorentini nelle proprie sedi. «Insegno all’Institute of Culinary Education e spesso ho lezioni in Corea e Giappone – conclude Bondi -. Proprio in questo periodo alcuni miei allievi stanno aprendo alcune gelaterie a New York, sono molto fiero di loro».