MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

'Gastone Nencini, la forza e il cuore', mostra a 60 anni dalla vittoria al Giro d'Italia

E' stata inaugurata in Consiglio regionale alla presenza del ministro dello Sport, Luca Lotti

Elisabetta Nencini

Firenze, 11 maggio 2017 - Il figlio pieno di passione e di coraggio della Toscana e del Mugello, Gastone Nencini, sessant'anni fa portava ai vertici il nostro ciclismo trionfando ad una media record rimasta imbattuta per anni, vincendo il Giro d’Italia nel ’57 e il Tour de France nel ’60. E proprio in occasione del suo successo francese fu ricevuto da Charles de Gaulle, e una volta rientrato a Santa Maria Novella, sfilò per il centro su un’auto scoperta, tra due ali di folla plaudente.

E proprio al ‘leone del Mugello’ è dedicata la mostra fotografica “Gastone Nencini, la forza e il cuore”, curata dalla figlia Elisabetta con la collaborazione di Bruno Confortini, inaugurata oggi in Consiglio regionale alla presenza del ministro dello Sport, Luca Lotti. “Le testimonianze e le immagini raccolte in questa bellissima mostra rendono palpabile l’emozione di quei momenti, e tangibile la fatica sul volto di Gastone Nencini mentre spingeva la sua ‘Leo’ con pedalate svelte in salita e in pianura”, ha dichiarato il ministro.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un’altra preziosa opera di testimonianza della nostra storia sportiva” ha aggiunto Lotti, con scatti che ripercorrono “le tappe principali di una vita e di una carriera straordinaria”. Come ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani la mostra, che celebra il sessantesimo anniversario della vittoria del Giro d’Italia di Gastone Nencini: “È un omaggio ad un interprete straordinario, punto di riferimento per i toscani dell’amore per lo sport e per il ciclismo. Un riconoscimento tanto più doveroso oggi, alla vigilia della tappa del Giro d’Italia che passerà da Ponte a Ema il 17 maggio”.

Elisabetta Nencini ha raccolto scatti che raccontano momenti di gloria e di fatica, della cronaca di una carriera ‘ventre a terra’ e fino alle vette più dure e più alte, capace di stupire avversari e commentatori, e di commuovere milioni di spettatori. “Divenne uno dei pochi, tra gli immortali campioni del ciclismo internazionale, ad entrare nei cuori delle persone. Privilegio a cui aspirano molti ma che, a ben guardare, è concesso a pochi”, scrive la figlia del campione nell’introduzione del catalogo della mostra. Al tavolo di presidenza della sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, anche i componenti dell’ufficio di presidenza, il vicepresidente Marco Stella e il segretario Antonio Mazzeo. Tra i presenti all’inaugurazione della mostra, l’assessore allo sport del Comune, Andrea Vannucci, e la presidente della commissione cultura, Maria Federica Giuliani.