Firenze, 8 marzo 2024 - Senza nessuno scrupolo sono entrati all'interno dello spazio gestito dalla onlus I Ragazzi di Sipario e sono scappati con il fondo cassa e il cellulare. Senza rimorsi e senza pensarci due volta. L'episodio si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì. Secondo quanto ricostruito, ignoti dopo aver forzato il bandone con alcuni arnesi da scasso recuperati nel cantiere vicino, si sono intrufolati negli spazi dello Spazio Alfieri all'interno del quale i ragazzi della cooperativa sociale gestiscono il bistrot, e si sono diretti alla cassa portando via il cassetto con all'interno circa 120 euro e il telefono per le ordinazioni. Ad accorgersene proprio il presidente Marco Calvelli insieme ai suoi giovani chef e camerieri.
"Quando siamo arrivati – racconta -, abbiamo trovato il bandone forzato, una volta dentro l'amara sorpresa. Per i ragazzi è stato qualcosa di nuovo, inaspettato. E' la prima volta che si trovano di fronte scene del genere. Gli abbiamo spiegato cosa è successo e gli abbiamo detto che purtroppo al mondo ci sono anche i ladri". Secondo quanto raccontato, i malviventi si sarebbero diretti a colpo sicuro verso il bottino come se conoscessero esattamente il posto. "Era tutto in ordine – prosegue Calvelli – e il colpo è stato messo a segno in pochissimo. E' suonato l'allarme e loro, senza nessuna paura di essere scoperti, sono entrati e hanno portato via l'incasso". Un gesto vergognoso, per il presidente Calvelli, "soprattutto se si considera i sacrifici che tutti i giorni facciamo per offrire un posto di lavoro a chi ha meno possibilità". I Ragazzi di Sipario, infatti, sono parte integrante del quartiere di Sant'Ambrogio. Andrea spadella in cucina, Laura, Francesco, Cosimo e Mattia servono ai tavoli. La loro storia non comincia con lo Spazio Alfieri: “Con l’associazione abbiamo iniziato a fare corsi per l’inserimento lavorativo e uno di questi era sulla ristorazione, davamo da mangiare agli anziani della Misericordia di Badia a Ripoli. Un giorno abbiamo pensato: apriamo un ristorante con i nostri ragazzi. E così è stato”.
La mission di questa cooperativa sociale senza fini di lucro, è diventata quella di offrire opportunità di lavoro a persone con disabilità intellettiva o in situazione di fragilità, favorirne l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso il lavoro e la gestione in forma associata dell’impresa e così facendo contribuire al benessere dell’intera collettività, sostenendo i valori di promozione umana e integrazione sociale dei cittadini.
"Colpire un luogo di inclusione vera – dice Sara Funaro – dove ragazze e ragazzi con disabilità mettono il loro impegno e la loro gioia per il lavoro è un atto vergognoso. Sono vicina all’associazione “Made in Sipario” per questo fatto ma voglio anche dire loro di non mollare perché siamo con loro”.
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