REDAZIONE FIRENZE

Firenze, verde ovunque, un progetto complessivo e integrato

L'Ordine degli Architetti di Firenze sostiene l'inserimento di aree verdi e alberature nel tessuto urbano di Firenze e dell'area metropolitana, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e contrastare il cambiamento climatico.

Al di là del dibattito sulle piante di agrumi in via Cavour una certezza c’è. Il verde in una città non può mancare e anzi bisogna favorirlo. L’Ordine degli Architetti di Firenze ne è pienamente convinto, tanto da esprimere "sostegno a tutti gli interventi che prevedano l’inserimento di aree verdi ed alberature nel tessuto urbano".

Su via Cavour l’Ordine aspetta di "conoscere nel dettaglio il progetto" ma in generale all’interno del consiglio si condivide sul fatto che si deve "affrontare il fenomeno delle isole di calore urbane, così come altri effetti derivanti dal cambiamento climatico, attraverso un approccio organico e sostenibile. La creazione di aree verdi e spazi alberati non solo contribuisce a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma svolge anche un ruolo cruciale nel raffreddamento delle aree urbane e nell’assorbimento delle emissioni inquinanti. L’approvazione di interventi mirati a incrementare il verde in città non dovrebbe limitarsi alle sole aree centrali del centro storico, da non considerarsi come intoccabile ed immutabile, ma dovrebbe a maggior ragione estendersi alle periferie urbane".

Più verde, ovunque. Non solo nel centro storico, non solo a Firenze. Per il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani serve "un progetto complessivo e integrato che coinvolga l’intera città di Firenze e l’area metropolitana. Questo progetto dovrebbe essere caratterizzato da una pianificazione oculata e da una collaborazione multidisciplinare, coinvolgendo architetti, urbanisti, agronomi, botanici ed esperti di sostenibilità".

Nel frattempo, su via Cavour, piovono critiche dalla politica e in particolare da Fdi: "Interessante quel dibattito ma non è stata fatta una parola sul fatto che la tramvia arriverà lì con pali e fili", il commento del consigliere Jacopo Cellai.

Niccolò Gramigni