A1, "Maxi tunnel, viadotti e tre nuove corsie. Addio ingorghi tra Calenzano e Barberino"

Task force da 400 operai sull’A1: entra nel vivo il piano da 885 milioni per allungare la Variante di Valico. Giani: "Una svolta storica"

A1, il sopralluogo del governatore Giani (fotocronache Germogli)

A1, il sopralluogo del governatore Giani (fotocronache Germogli)

Firenze, 16 luglio 2021 - Stappare uno dei grandi imbuti che asfissiano l’Italia e dire addio una volta per tutte all’incubo delle code nel tratto dell’A1 fra Barberino di Mugello e Calenzano, snodo cruciale per i collegamenti da nord a sud del Paese. Autostrade ci prova. E adesso accelera. Il potenziamento a tre corsie in direzione sud entra nella fase clou grazie a una task force di 400 operai impegnati h24, sette giorni su sette. L’obiettivo è realizzare il naturale proseguimento della Variante di Valico con una nuova carreggiata a tre corsie e una mega galleria da 7.5 chilometri – la più lunga d’Europa con queste caratteristiche –, pronta entro fine anno. I tempi sono stati definiti ieri durante il sopralluogo effettuato da Roberto Tomasi, amministratore delegato Aspi, Eugenio Giani, governatore della Toscana, Stefano Baccelli, assessore regionale ai trasporti, Italo Menegola, direttore tecnico di cantiere di Pavimental e Luca Fontana, direttore Ingegneria e Realizzazione.

Amministratori e tecnici si sono immersi nel ventre del tunnel monstre dotato di sistemi avanzati high-tech e realizzato con la fresa Tbm, una ‘talpa’ gigante, la più grande mai usata in Europa, capace con i suoi artigli d’acciaio di scavare fino a 20 metri al giorno. Un lavoro incredibile così come mastodontiche sono le cifre: oltre 885 milioni di investimenti che comprendono due gallerie e due viadotti. Alla fine dell’intera opera – prevista per ottobre 2024 – si passerà dalle quattro corsie attuali a sette, quattro in direzione nord, del tutto riqualificate, e tre, nuove, verso sud. "L’avanzamento dei lavori rappresenta l’impegno che Autostrade per l’Italia sta portando avanti per la realizzazione di infrastrutture nevralgiche per il Paese – commenta l’ad di Aspi, Tomasi – Si tratta di uno snodo centrale per il transito nazionale che consentirà maggiori flussi. Le infrastrutture sono di elevata complessità e dotate di tecnologie e impianti di ultima generazione".  

La nuova carreggiata prevede 17,5 chilometri di tracciato, di cui circa 10 in sotterraneo con tre corsie di marcia da 3,75 metri, più una corsia di emergenza, sui tratti all’aperto. "Siamo di fronte a un’opera che cambierà il modo di percorrere l’Italia da nord a sud – dice con orgoglio Giani – Quando a fine anno questo tratto verrà inaugurato sarà una bella notizia per la Toscana e per l’Italia perché verrà superato uno degli imbuti dell’autostrada del sole. Avremo tempi di percorrenza ridotti, maggiore sicurezza e grandi riflessi positivi sulla circolazione".  

Nel progetto anche una nuova stazione di servizio con un’ampia area comfort per gli autotrasportatori che potranno prenotare gli stalli. "Si chiamerà Bellosguardo – annuncia Giani –, i lavori partiranno nel 2023. Il tutto con grande attenzione all’impatto ambientale attraverso i controlli di Arpat". Con l’apertura della nuova carreggiata in direzione sud verranno avviati, sullo stesso tratto, gli interventi di riqualificazione prima in direzione sud e poi verso nord. "Presto file e disagi saranno solo un ricordo", la promessa di Giani.  

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