GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Firenze si tinge di giallo: in città il convegno di criminologia con studiosi da tutto il mondo

Fino al 9 settembre

Firenze, 8 settembre 2023 – La città si tinge di giallo. Dall’andamento degli omicidi in Europa, all’analisi del crimine giovanile, dalla violenza contro le donne fino alla cyber criminalità.

Passando per la psicologia delle vittime e quella dei carnefici. Sono solo una goccia, del fiume di argomenti trattati alla 23esima edizione dell’Eurocrim organizzato dalla Società europea criminologia.

Il mega convegno che riunisce professori, ricercatori, psicologi e medici legali di tutto il mondo, quest’anno, ha scelto proprio Firenze.

«Il 'Rinascimento' della criminologia« come si legge sul manifesto. Quattro giorni, dal 6 al 9 settembre, di interventi, confronti e presentazioni. I partecipanti esporranno i risultati dei propri progetti di ricerca. Un evento gigante, svolto con il coordinamento logistico di Oic, e che ha in programma 2mila interventi distribuiti su 30 sale, offerti da oltre 2.500 professionisti. Per questa settimana il capoluogo toscano è la capitale della criminologia. Cercare di capire il comportamento criminale usando l'analisi di dati, la statistica, la psicologia, la biologia, e la sociologia, è questo lo scopo della disciplina. Gli studiosi, infatti, con un approccio multi settoriale provano a comprendere perché le persone commettono i reati, quali fattori influiscono, e come possiamo prevenirli o trattarli.

La criminologia si divide in diverse branche, e la differenza degli argomenti trattati dagli ospiti, ne è una conferma. Tra questi ci sono profili di primissimo livello. Come gli statunitensi Nancy La Vigne, Chris Eskridge e Alex Piquero, o gli inglesi Michelle Burman, e Micheal Levi. Ma anche Per-Olof Wikstrom e Sonja Snacken. Dall’Università di Amsterdam, invece, anche il professor Ian Van Dijk, esperto mondiale dell’analisi statistica del crimine. Secondo il criminologo l’Italia sta guadagnando terreno in questo campo: «Prima gli studiosi volevano andare tutti negli Stati Uniti – sorride il professore – Da qualche anno le cose sono cambiate e grazie alla Società Europea, ora sono gli americani a voler venire qui«. Van Dijk la criminologia l’ha vista cambiare, e spiega come nel tempo si sia trasformata sempre di più in una scienza empirica, basata su un metodo scientifico. Una disciplina che negli ultimi anni, come diceva il professore, si sta affermando anche nel nostro paese. E l’università di Firenze, infatti, ha un master dedicato nella sezione di scienze medico forensi; dove la presidente del congresso, Barbara Gualco, ha una cattedra. La professoressa è tra gli allievi di Umberto Gatti, uno dei più grandi criminologi europei, ed è stata tra le prime a portare un approccio criminologico all’Unifi: «Siamo partiti nel 2005 con un master di secondo livello – spiega Gualco – All’inizio gli studenti erano sei. Quest’anno siamo alla 18esima edizione e gli alunni sono 50. Siamo orgogliosi di questo risultato. Tutti i docenti e i professionisti coinvolti stanno contribuendo alla crescita e al prestigio di questa realtà«. E sui consigli su quale sia il percorso migliore per affrontare il corso è chiara: «La forza della criminologia è la multi disciplinarietà. Non c’è una specifica laurea per entrare. Medicina e chirurgia, giurisprudenza, psicologia, sociologia. Tutti questi approcci possono essere utili e contribuire.

La spiegazione non va mai cercata da un solo punto di vista» conclude. Ma di non guardare i problemi da una singola prospettiva, lo consiglia anche Marcelo Aebi professore dell’università di Losanna, esperto di criminologia comparata che collabora con il Consiglio d’Europa : «La comparazione è un ramo fondamentale, per interpretare i fenomeni in uno Stato è essenziale paragonare i risultati con quelli degli altri paesi». Aebi nell’ultimo periodo ha svolto ricerche sulle dipendenze dalle droghe, in particolare sul metodo di gestione in Svizzera. Insomma un evento importante l’Eurocrim23, che riunisce i professionisti del settore e che proietta Firenze nei palcoscenici più prestigiosi della criminologia.