ROSSELLA CONTE
Cronaca

Firenze, "Prezzi stracciati. Eppure l’albergo resta deserto"

Federico e Valerio gestiscono 8 hotel: solo 3 aperti "Non bastano le stanze a 22 euro, chiudiamo tutto"

Firenze, 20 ottobre 2020 - Hanno tutti e due 26 anni e sono due cugini che insieme gestiscono otto strutture ricettive e una gelateria nel cuore della città. Delle nove attività solo quattro sono aperte, le altre cinque sono chiuse a chiave dall’inizio del lockdown e rischiano di non riaprire mai più. Federico Gentile e Valerio Savino sono la terza generazione e speravano di poter portare avanti l’azienda di famiglia che va avanti da oltre 40 anni.

"Ci fa male il cuore anche solo pensare di distruggere quello che ci hanno lasciato i nostri nonni e che è cresciuto con i sacrifici dei nostri genitori. Stiamo cercando di fare del nostro meglio, abbiamo eliminato le spese superflue, ottimizzato i costi e noi lavoriamo praticamente h24 ma tutto questo non basta. Abbiamo cinque alberghi chiusi. Gli altri tre, quelli aperti, sono praticamente vuoti nonostante i prezzi stracciati. Abbiamo camere doppie che prima erano sul mercato a 70-120 euro e che ora diamo a 22 euro" aprono le spalle Federico e Valerio.

Insieme i due giovani imprenditori gestiscono Hotel Villa Liberty, Hotel Andrea, Hotel Paola, Hotel Etrusca, Affittacamere Serena, Relais Il Campanile, Hotel Dante, Residenza d’Epoca San Jacopo e la Gelateria Sofia, proprio a due passi da Ponte Vecchio. Con la fine del lockdown, Federico e Valerio hanno deciso di riaprire Hotel Villa Liberty, Hotel Andrea, La Residenza d’Epoca e la gelateria. "A novembre chiuderemo anche queste – proseguono -. Domenica, nei tre alberghi, avevamo in totale otto stanze occupate. Le uscite superano le entrate e noi abbiamo già accumulato 800mila euro di debiti, non possiamo più chiedere prestiti ora. Facciamo un esempio, per ogni struttura abbiamo circa 150mila euro di spese e ce ne tornano indietro 20mila, in media".

I due cugini, parlano con i dati alla mano, e mostrano una delle ultime prenotazioni: 22 euro per una notte la camera doppia. "E ci sono turisti – riprendono – che quando vengono chiedono anche un ulteriore ribasso, o se il pranzo e la cena sono inclusi. Vero, c’è stato un po’ di movimento questa estate: ma si tratta di visitatori che non spendono. Basti pensare che oggi (ieri, ndr) in una intera mattinata, nella gelateria di via Por Santa Maria, abbiamo incassato 12 euro". Senza turismo e senza eventi, i prezzi degli alberghi sono crollati. Anche l’Unione nazionale consumatori ha elaborato i dati Istat sull’inflazione di settembre. Nella classifica dei ribassi applicati sulle tariffe alberghiere Firenze conquista a settembre il terzo posto con un -19,6 per cento (Milano è al - 20,2 mentre gli alberghi veneziani hanno tagliato i prezzi del 17,6 per cento) va detto che nel mese di agosto Firenze era solo al -7,5 per cento. In trenta giorni ha quasi triplicato il ribasso.

"Questa guerra di prezzi – sottolineano i due giovani imprenditori – ucciderà il tessuto economico della città. Noi chiediamo alle istituzioni risposte, vogliamo sapere se esiste o meno un piano di aiuti anche per il nostro settore. Ad ora non vediamo che il buio e ci sentiamo nel mezzo di un tunnel".