Nardella, pace armata con la Soprintendenza. Dopo la ruota, basta con i niet

Palazzo Vecchio pronto al ricorso al Tar per portare avanti i progetti sulle infrastrutture eventualmente bloccati

Il soprintendente Andrea Pessina e il sindaco Dario Nardella

Il soprintendente Andrea Pessina e il sindaco Dario Nardella

Firenze, 20 gennaio 2022 - Il sindaco fa passo. Rompe gli schemi per evitare che la ruota panoramica si trasformi nella ‘ruota del criceto’ spingendo la città a compiere sempre gli stessi percorsi in un’eterna diatriba tra favorevoli e contrari a tutto. Dunque stop a questa disfida. La giostra panoramica si smonta, e pazienza per chi la voleva, ma resta il succo del confronto serrato tra Dario Nardella e il soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio, Andrea Pessina. Per chi ha orecchie il messaggio è questo: vada per il no alla ruota, ma non passeranno lisci – e senza battaglie – eventuali veti su questioni di sostanza che riguardano la pianificazione della città del futuro. Tradotto, si può passare sul giocattolone, non si gioca con le infrastrutture. Su quei progetti, che si parli della tramvia, delle pensiline alle fermate sui viali di circonvallazione o di aeroporto, Mercafir, Tav e tutto ciò che oggi sarà presentato e sta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, la prima mossa con la soprintendenza sarà sempre quella del confronto e del dialogo costruttivo. Ma che non si perda tempo. Perché i finanziamenti del Pnrr devono avere tempi certi e realizzazione garantita entro il 2026. Oppure i soldi saranno stracciati dopo averli messi in tasca e ciao ciao opere. 

Nel caso il dialogo non risultasse possibile e si cominciasse con il rimpallo dei no, con le lungaggini burocratiche, con le affannose ricerche archeologiche per qualsiasi reperto nel sottosuolo, Palazzo Vecchio deciderà caso per caso, situazione per situazione, come muoversi. Dalla chiamate a in causa dei ministeri a provvedimenti ad hoc. Una strada da percorrere è anche quella del ricorso al Tar. Che certo non sarà intrapresa per difendere la giostra, che comunque sarebbe rimasta temporaneamente, per un tempo più lungo ma sempre con contratto a termine. 

Se poi Firenze, come tante altre capitali del mondo, vorrà puntare su una ruota panoramica che diventi parte integrante del tessuto urbano, il discorso a quel punto sarà diverso. Complicato, eh. Dunque ora incassa, il sindaco. Incassa come aveva fatto finora per i continui niet che il soprintendente ha snocciolato nei mesi e negli anni scorsi. Però ha detto basta. Il solco è stato tracciato con lo scontro aperto sulle proiezioni dei loghi pubblicitari del festival delle luci F-Light.  

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