Non è una Firenze da cartolina quella che emerge dal romanzo ’Firenze lo sai’ (2000diciassette Editore) del giornalista campano Ernesto Razzano o, almeno, non solo. Agli scorci caratterizzati dai monumenti più gettonati si alternano quelli più ‘neri’ della Firenze medievale, dei delitti del mostro e anche le altalenanti prestazioni della Fiorentina. Il tutto vissuto da un gruppo di sette amici, studenti e coinquilini, e ambientato nella seconda metà degli anni ’90.
Razzano intanto partiamo dal titolo che ricorda ’Canzone triste’ di Ivan Graziani.
"Sì, è l’incipit di quella canzone che parla proprio di una storia di giovani studenti, quindi richiamava in pieno anche la storia del libro".
Questo è il suo primo romanzo, perché ha deciso di ambientarlo a Firenze?
"È vero è il mio primo romanzo, io sono un giornalista mi occupo soprattutto di storia della musica. L’ambientazione deriva dal fatto che, anche se sono originario di Benevento, ho studiato e vissuto per una decina di anni a Firenze. Quindi, trattando una vicenda che aveva come protagonisti degli studenti, ho cominciato a scrivere pensandomi ancora in quelle strade. Volevo descrivere le storia, con vicende anche borderline, di un gruppo di amici che affrontano le prime sfide dell’età adulta".
Ci sarà un secondo capitolo?
"Il libro sta avendo ottimi riscontri, quindi potrebbe esserci un seguito. In realtà però sto lavorando a una sorta di flashback ambientato negli anni Quaranta sempre a Firenze".
Sandra Nistri