
Il centro storico sfoggia una delle ultime attrazioni: il gioco delle tre carte, una delle truffe più antiche di sempre, arrivata da alcune settimane anche a Firenze, in via dei Calzaiuoli, vicino alla chiesa di Orsanmichele o in via de’ Tosinghi. L’ultima trappola acchiappa turisti è messa in scena da gruppi di cinque componenti che allestiscono la propria postazione a terra, su un panno in velluto, con tre piccole scatole di cartone e una pallina in gommapiuma, pronti per iniziare a giocare. Il copione sotto gli occhi di tutti: mentre i complici del responsabile del banco fanno finta di scommettere, e di vincere belle somme di denaro, per far abboccare qualche passante o turista in transito, due pali controllano che non arrivino le forze dell’ordine. Così gli incauti visitatori si avvicinano e scommettono, ma puntualmente perdono. Un’organizzazione perfetta, con ruoli precisi degni di un’affiatata banda. I teatranti però non sono sfuggiti agli occhi delle guide turistiche che prima di ogni tour mettono in guardia i propri clienti. "Sia io che i miei colleghi, nelle ultime settimane, abbiamo visto più volte le bande in azione. Purtroppo, a volte, ci sono sia italiani che stranieri che ci cascano. Noi, i nostri clienti, cerchiamo sempre di metterli in guardia ma i tranelli dove inciampare, in centro, sono diversi" sottolinea Marco Verzì, presidente Federagit Confesercenti Firenze. La base dei maestri delle tre carte è via dei Calzaiuoli dove quotidianamente passano fiumi di comitive. "Purtroppo non sono le uniche trappole, tre sono le cose che ricordiamo ogni volta prima di partire con un tour: occhi alle tre carte, ai finti regali a cui segue sempre la richiesta di denaro e ai venditori di stampe che posizionano i propri articoli proprio per essere pestati".
Rossella Conte