COSIMO CECCUTI
Cronaca

Firenze, gli Usa e quel ponte di amicizia

Cosimo

Ceccuti

Ronald Reagan, 40° Presidente degli Stati Uniti, alla Casa Bianca dal 1981 al 1989, apprezzava Firenze per il patrimonio di arte e civiltà che ne ha fatto la città del mondo, particolarmente amata dagli americani. Lo manifestò nel luglio 1981 a Giovanni Spadolini, neo presidente del Consiglio italiano, nell’incontro di Ottawa, al vertice dei Capi

di Stato dei Paesi più industrializzati. Il Professore fiorentino, con una biografia di Michelangelo, gli aveva recato in dono una delle sue opere di maggiore successo, Firenze mille anni, in lingua inglese. Firenze, la Toscana, l’Italia.

Il pensiero del Presidente americano andò subito a una figura considerata immagine del genio italiano: Federico Caprilli. Spadolini, pur preparato agli incontri, rimase spiazzato. Chi era costui?

Fu Reagan a rievocarlo, con profonda ammirazione.

Caprilli, nato a Livorno,

era stato un ufficiale del Regio esercito, capace di elaborare alla fine dell’Ottocento originali regole nel modo di cavalcare, sostituendo la tecnica dell’equitazione cosiddetta

“di scuola” o da “maneggio” con quella “naturale”, che consentiva maggiore libertà

di movimento all’animale.

La passione di Reagan per

i cavalli è nota. Lasciando precise disposizioni per le sue esequie (giugno 2004) chiese che il feretro avvolto nella bandiera a stelle e strisce fosse accompagnato da un cavallo nero, senza nessuno in sella –

si chiamava “Sergente York”–, con i suoi stivali da cowboy infilati al contrario nelle staffe, simbolo del cavaliere caduto. Gli anni Ottanta avevano visto consolidarsi l’amicizia fra i due leader, che condividevano le scelte in politica estera, ispirate a una posizione rigorosamente occidentale dei rispettivi Paesi. Un idem sentire che non mancava di portare a positivi e concreti risultati politici ed economici. Si pensi alla scelta americana di dotare

i policemen della pistola Beretta al posto della Colt,

o di evitare provvedimenti dannosi per le nostre esportazioni: come, nel novembre 1982, allorché

dopo un incontro con Spadolini Reagan bloccò l’applicazione dell’embargo nei confronti

del Nuovo Pignone.