
Caterina Ceccuti (New Pressphoto/Visintini)
Firenze, 21 marzo 2015 - Grazie alla Onlus Voa Voa! Amici di Sofia, Firenze ritorna ad essere la capitale dell’accoglienza e della speranza per una terza famiglia con un bambino speciale. Arriva da Padova la famiglia Zella - papà Giuseppe, mamma Silvia e la piccola Sofia, di appena 3 anni affetta da leucodistrofia di Krabbe – che fino a oggi sarà ospite dell’associazione nello storico residence immerso nel verde ‘Le Piazzole’ grazie a Voa Voa da noi!.
Un soggiorno di tre giorni interamente spesato che permetterà alla piccola Sofia di incontrare vari specialisti esperti in patologie rare e neurodegenerative che si metteranno a loro completa disposizione senza limiti di tempo. Un progetto di raro pregio, nato dall’iniziativa della Onlus fiorentina presieduta da Guido De Barros e Caterina Ceccuti, unica a livello nazionale, grazie a cui la piccola Sofia in queste ore è stata visitata dalla neuropsicomotricista Agnese Risaliti, dalla psicologa dell’età evolutiva Cristiana Borini, dalla logopedista Daniela Clemente, dalla pediatra Imma Florio e dal neurologo Paolo Giordo. E oggi sarà presa in cura dalla psicologa Eleonora Pagnini e dall’osteopata Barbara Vanoli.
L’obiettivo delle visite è assicurare il miglioramento del benessere generale del piccolo nel suo ambiente domestico, fugando ogni tipo di dubbio sul corretto accudimento quotidiano anche nel momento del rientro a Padova. Domani la grande famiglia Voa Voa saluterà la famiglia Zella riunendosi per un pranzo sociale a base di cibi preparati dagli stessi soci nella sala Orangerie della villa messa a disposizione dal residence Le Piazzole. Risiede proprio in questo l’unicità del servizio di sostegno alle famiglie offerto da Voa Voa da Noi: insegnare ai genitori la corretta pratica di tipi di tecniche assai utili ma di per sé poco note - come il massaggio infantile, il massaggio propriocettivo dalla profonda azione di supporto sul circolo venoso e linfatico, sulla respirazione e sul riequilibrio del sistema nervoso, o gli schemi di movimento riabilitativi del metodo Fay - pensate per essere ripetibili anche nel momento del rientro a casa, e per di più appositamente adattate dagli specialisti alle specifiche esigenze dei bambini affetti da patologie neurodegenerative.
La dottoressa Borini, come nello spirito di Voa Voa da Noi, terminata la tre giorni fiorentina ha assicurato la propria totale e incondizionata disponibilità a intraprendere un lungo percorso di consulenza, su cui papà Giuseppe e mamma Silvia potranno contare anche una volta rientrati a Padova. Sofia continuerà così ad essere seguita a distanza attraverso l’interscambio di filmati e relative descrizioni, che di volta in volta i genitori forniranno alla psicologa sulle risposte via via ottenute dalla piccola.
Maurizio Costanzo