
Firenze e le sette note. Sale prova, studi, cantine sulle tracce di Litfiba & co
A vederla su questa mappa, Firenze è un unico grande palcoscenico. Una capitale della musica pop e “colta“, che pur rinunciando a continue glorificazioni, ha il merito di aver segnato la storia dei protagonisti italiani e internazionali dagli anni Sessanta ad oggi.
Un viaggio, anche nella storia del costume, che MusArt Festival invita a compiere con una nuova edizione dei “Luoghi della musica”, un tour in 38 tappe che, forte del successo delle passate edizioni, viene proposto con una formula ampliata.
Qua e là, fra vicoli, piazze e strade più o meno note, incontriamo storiche “cantine-sale prova” e studi registrazione. Spazi dove hanno preso forma e sono stati immortalati dischi come “Desaparecido” dei Litfiba e “Siberia” dei Diaframma, e dove hanno lavorato anche Luigi Dallapiccola, Luigi Nono e Luciano Berio.
E’ l’occasione per rinverdire i fasti, tra gli altri, del G.A.S. Studio e dell’Ira Sound Lab fondati da Alberto Pirelli, dove sono stati incisi l’album di debutto dei Diaframma e i grandi successi di fine Millennio dei Litfiba.
E poi il Silence Studio fondato da Marco Lamioni, dove Irene Grandi e Rock Galileo registrarono i primi provini.
Ancora a ritroso nel tempo, la Kindergarten Records diretta da Fabrizio Federighi, dove incisero Neon e Pankow ma anche Garbo e Leningrad Cowboys, fino all’Ayna Studio di Giuliano Giunti, una delle prime, vere, sale di registrazione fiorentine.
Davanti a ogni luogo-spazio è stata posta una targa celebrativa, con foto dei principali artisti che vi hanno suonato.
Le targhe resteranno esposte per tutto il mese di luglio, a ricordare che da lì è passato un pezzetto della storia della musica che da Firenze ha preso il volo,
Realizzato con la consulenza dello scrittore Bruno Casini, il tour “I luoghi della musica” propone altri amarcord come la serata degli gli Echo and The Bunnymen nel piazzale degli Uffizi, Iggy Pop e Simple Minds in piazza della Repubblica, Patti Smith in piazza Santa Croce.
Chi volesse avventurarsi in questa passeggiata cittadina, può trovare la mappa “I luoghi della musica” sul sito bit.ly/Musica_Firenze. Oppure, seguire l’onda dei propri ricordi.
"Ci è sembrato doveroso allargare il raggio a sale prova e studi di registrazione – spiega Bruno Casini –, l’atmosfera pioneristica e il gran fermento che si respiravano a Firenze trasformarono questi spazi in veri laboratori di creatività. La rassegna ‘Il luoghi della musica” ha sicuramente un valore storico, mi auguro che il gran lavoro svolto dal Musart Festival possa essere ulteriormente valorizzato".
Concerti e sperimentazione live in club, locali, garage, cantine, discoteche e piazze. Un universo variegato, dove la musica, di ogni genere, non inocntrava barriere.
Alcuni di questi luoghi non ci sono più, altri hanno cambiato identità, ma la loro storia è un passato ricco da raccontare ed ha reso Firenze protagonista della musica nazionale e internazionale.
Ecco il perchè delle targhe, con una mappa dedicata, che si estende dalle vie del centro storico alla periferia della città: "Un modo per guidare alla ricerca delle location – prosegue Casini –, per una sorta di caccia al tesoro alla scoperta di un patrimonio musicale che ha rappresentato in alcuni casi momenti di pura avanguardia".