REDAZIONE FIRENZE

Firenze, donata un’opera di Giulio Pratesi alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia

La tela ritrae Giovanni Spadolini ed è stata consegnata a Cosimo Ceccuti a conclusione dell’esposizione di dipinti del giovane artista nelle sale della Biblioteca di Pian dei Giullari

Pratesi, Ceccuti, Messina

Pratesi, Ceccuti, Messina

Firenze, 14 settembre 2025 – È stata donata sabato pomeriggio alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia l’opera di Giulio Pratesi, a conclusione dell’esposizione di dipinti del giovane artista nelle sale della Biblioteca di Pian dei Giullari. La tela ritrae Giovanni Spadolini stesso ed è stata consegnata da Pratesi al presidente della Fondazione Cosimo Ceccuti, alla presenza del maestro Franco Messina. Promossa dalla Fondazione per sottolineare la sensibilità di Giovanni Spadolini per l’arte e la sua attenzione alla formazione dei giovani, la mostra ha riunito tele con volti e figure, paesaggi e nature morte, che si sono sovrapposte alle collezioni dei libri negli scaffali, raccolti dallo Statista nel corso della sua vita. Nelle due settimane di esposizione, la personale ha suscitato notevole interesse e rientra nel programma di iniziative volte a ricordare il centenario della nascita del Professore fiorentino. Come ha sottolineato Messina, la pittura di Pratesi non è pura rappresentazione contemplativa che ci restituisce le forme attraverso l’aspetto naturalistico, “siamo altresì davanti ad una verità che discende da una trasfigurazione, in cui il soggetto diventa essenza di se stesso”. “Tema prediletto di Pratesi – commenta Ceccuti – sono gli ulivi e i cipressi, che evocano soggetti tipici della collina di Pian dei Giullari, prediletta da celebri artisti come Ottone Rosai e lo stesso padre di Giovanni Spadolini, Guido.” La Fondazione Spadolini Nuova Antologia fu costituita da Giovanni Spadolini nel luglio 1980, con decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, al fine di assicurarle la proprietà della “Nuova Antologia”, una delle più prestigiose riviste culturali italiane ed europee, nata a Firenze nel 1866, erede della ”Antologia” di Gian Pietro Vieusseux. Spadolini ha collaborato fin dagli inizi della sua carriera di storico e giornalista alle pagine della “Nuova Antologia” e intorno alla metà degli anni Cinquanta ne assunse la direzione, incarico che ha mantenuto per quarant’anni. Dal momento della scomparsa del Fondatore, il 4 agosto 1994 la Fondazione ha proseguito e incrementato l’impegno culturale senza fine di lucro, con particolare attenzione alla formazione dei giovani: ha portato avanti sia la pubblicazione della rivista che delle altre pubblicazioni ad essa correlate; sta completando la catalogazione degli oltre centomila volumi raccolti da Spadolini e delle nuove acquisizioni, di riordino degli innumerevoli documenti e oggetti di particolare rilevanza storica oltre che di conservazione della pinacoteca che consta di pezzi di grande valore artistico.