
A Berlino, in un cinema affollatissimo, venerdì scorso, è stata presentata la serie tv "One Trillion Dollars", prodotta da Paramount+ che sarà sulla piattaforma dal 23 novembre.
La serie in sei puntate è in gran parte ambientata a Firenze. Si parte a Berlino, con un ragazzo che porta pizze in bicicletta, uno dei tantissimi riders senza il becco di un quattrino. Ma poi questo ragazzo finisce su un volo privato. "Dove stiamo andando?", chiede alla hostess, che è lì solo per lui. "A Firenze". E via, ecco il panorama della Città del Giglio visto dal drone: la Cupola di Brunelleschi, Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita. E nella culla del Rinascimentosi snoda una storia affascinante, nella quale c’è di mezzo un’eredità, appunto, da mille miliardi di dollari. Il ragazzo si trova davanti a palazzo Feroni, sede di Ferragamo, e lì si vede recapitare una Ferrari fiammante. Poi lo ritroviamo in piazza Santissima Annunziata, dove c’è una – improbabile – ambasciata del Belize. Ad accompagnare l’attore tedesco Philippe Froissant, in questo viaggio, una presenza molto amata dal pubblico italiano: Alessandra Mastronardi, nel ruolo di una esperta di procedure notarili. Ma è anche una ragazza di ideali altissimi: si troverà immersa in un gioco di interessi più grandi di lei. E la vicenda del film sfiorerà atmosfere alla James Bond.
È bella, bellissima Firenze fotografata dai due registi della serie, Florian Baxmeye e Isabel Braak: è bello ponte Santa Trinita visto dall’alto. Poi, come per miracolo, l’auto imbocca una strada sulle colline – forse via Bolognese – e una inquadratura dopo sale un tornante che è, invece, sopra Massa, nella strada provinciale tra Antona e Passo del Vestito. La villa nella quale il giovane approda è una dimora della Lucchesia, tutta stucchi, vetrate, giardini. Lì il ragazzo incontra l’esecutore del testamento, uno straordinario Orso Maria Guerrini.
L’attore fiorentino – tanti film, e poi sedici anni come testimonial della birra Moretti: era lui il ’baffo’ per antonomasia – fornisce una interpretazione straordinaria: recita in inglese con la sua voce teatrale, musicale, armonica. "Sì, ormai mi sento un dinosauro ad avere questa voce", dice Guerrini. "Quasi tutti recitano che quasi non si comprendono le parole: ma a me piace la musica delle parole, mi sento a mio agio così" agginge. "E’ un’occasione rara, poter recitare con un uomo con il suo carisma, la sua esperienza e la sua intensità" commenta Mastronardi. Toscani anche i costumi visto che sono stati realizzati alle Manifatture Digitali di Prato.
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