Multata sul bus Ataf a 92 anni. Si era dimenticata di timbrare

Nel portafoglio cinque biglietti, ma la defaillance di memoria è imperdonabile per il controllore. Dovrà pagare 50 euro. La figlia: "Per lei è stata un’umiliazione"

Un autobus

Un autobus

Firenze, 4 maggio 2021 - Stava tornando a casa, con le sue piccole borse della spesa. Quelle poche cose quotidiane comprate al supermarket, perché le forze a 92 anni non sostengono grandi pesi. Ma le abitudini, quelle sì. Gli impegni che riempiono la vita.

Per questo al super Maria Giovanna Gentilini ci va da sola come da sola vuole continuare a vivere con la sua autonomia che tanto le piace. I figli che di lei hanno cura, rispettano le sue scelte. Ma la multa del controllore Ataf, è stata un colpo.

"Un’umiliazione che ha già rimosso dalla memoria", racconta la figlia Tiziana Tosti, rimasta di sasso nel verificare che alla mamma era stato consegnato un verbale rosa con bollettino postale: 50 euro da pagare perché si era dimenticata di timbrare il biglietto del bus, nonostante nel portafoglio ne avesse almeno cinque.

Una storia incredibile quella di Maria Giovanna, che se non fosse vera sarebbe da non crederci. Una storia che l’assessore al welfare del Comune di Marradi, Marzia Gentilini, ha raccontato con candido stupore su Facebook. "Per carità, poteva essere una “furbetta” che con questo giochino del dimentico non timbra mai, ma come si fa a far pagare 50 euro di multa a un’anziana che vive di pensione minima?", scrive nel suo racconto dell’episodio, suscitando reazioni contrastanti, anche decisamente contrariate.

Qualcuno d’accordo con il verificatore che "ha fatto il suo dovere mentre gli anziani dovrebbero stare a casa". Punti di vista e sfumature di sensibilità diverse, evidentemente. Perché certo che sta alla sensibilità individuale perdonare la defaillance di memoria di una signora di 92 anni che salita sul bus 17 in piazza Puccini e scesa al capolinea di via Boito si è dimenticata di timbrare.

A meno che non si pensi alla sua cattiva fede. Che dopo una vita di sacrifici, di pagamenti, di rigore, ora abbia deciso di cambiare stile e salire allegramente sui bus per fare la ‘portoghese’.

"Il controllore rigoroso e zelante ha fatto il suo dovere facendo incassare 50 euro all’azienda ma in cambio, per l’umiliazione subita e il disorientamento emotivo provocato, ha definitivamente stabilito l’allontanamento di un eroico passeggero che ha sempre pagato il suo biglietto ad eccezione di quando, per una memoria non troppo brillante, lo ha dimenticato", dice al nostro giornale la figlia amareggiata.

Proponendo, assieme all’assessore Gentilini, al sindaco Dario Nardella che gli over 90 possano essere esentati dal pagamento sui mezzi pubblici. "Una battaglia di civilità per una generazione che è stata un anno chiusa in casa e decimata dal virus – spiega Gentilini –. Chi ha ancora la forza di andare in giro autonomamente dovrebbe essere premiato e ammirato. Per questo chiederei al sindaco Nardella di valutare la proposta. Onore a chi ha subìto anche una guerra".  

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