A Firenze lo sgombero del centro sociale Corsica. Proteste dei militanti, una donna fermata

La digos ha eseguito un sequestro preventivo dell’immobile occupato in via ponte di Mezzo. Tensioni con la polizia. Il ministro dell’Interno Piantedosi: “Un’azione concreta per il ripristino della legalità”

Firenze, 8 agosto 2023 – Al via lo sgombero del centro sociale Corsica. Nella mattina di oggi, martedì 8 agosto, la digos ha dato esecuzione al sequestro preventivo dell’immobile occupato in via Ponte di Mezzo a Firenze. La zona è presidiata da polizia, guardia di finanza e carabinieri.

Tensioni tra la polizia e un gruppo di anarchici. Due militanti del centro sociale sono saliti sul tetto dell’edificio, dopo che una ventina di loro si erano posizionati all’incrocio stradale di via Mariti ostacolando i veicoli in transito per circa mezz’ora. Per far riprendere il traffico le forze dell'ordine li hanno allontanati dalla strada, spingendoli di lato sul marciapiede con l'ausilio degli scudi.

Nel pomeriggio è proseguita la protesta di un uomo e una donna, militanti, dal tetto dello stabile di più piani. Inoltre, sono stati svolti accertamenti su un una militante fermata per l'identificazione nei brevi disordini della mattina, quando la polizia ha liberato l'incrocio stradale spingendo via gli anarchici che ostacolavano il traffico. La giovane avrebbe sferrato un calcio a un agente e ora sono in valutazione i provvedimenti da prendere nei suoi confronti. Le operazioni di sgombero sono state assistite dai vigili del fuoco per le evenienze tecniche che si sono presentate, fra cui la rimozione di bombole del gas e l'apertura di porte e lucchetti dentro lo stabile. Poche le persone trovate all'interno dell'edificio. Quando stamani è arrivata la Digos per eseguire lo sgombero, i presenti hanno chiamato gli altri militanti. Sul posto ne sono arrivati una ventina.

(Foto New Press Photo)

Il provvedimento è stato disposto sulla base di un sequestro preventivo emesso dal gip di Firenze il 28 novembre 2022. La Dda ha delegato la Digos della questura all'esecuzione dell'atto. L'iniziativa, ricorda la Dda, si colloca nel quadro di una più ampia azione concertata con l'autorità di pubblica sicurezza, per "esigenze investigative e di ordine pubblico”, che “ha visto l'esecuzione di plurimi decreti di sequestro preventivo” su «edifici occupati abusivamente per abitarvi” come il 19 febbraio l'hotel Eur in via Pistoiese, il 17 e 18 giugno l'ex hotel Astor in via Maragliano, il 13 luglio villa Pepi in viale Pieraccini, il 26 luglio l'ex mobilificio Becagli in via Fanfani.

Plaude il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: "Ringrazio la Direzione distrettuale antimafia di Firenze, il prefetto e le forze dell'ordine per l'operazione condotta nel capoluogo toscano che ha permesso di liberare, senza criticità per l'ordine pubblico, un immobile privato, occupato abusivamente da oltre un anno da soggetti vicini ai movimenti anarchici. L'intervento di oggi, frutto di un impegno comune di tutte le Istituzioni, rappresenta un'azione concreta per il ripristino della legalità e il contrasto al grave fenomeno delle occupazioni di edifici pubblici e privati”.