Fipili Il punto sul nuovo svincolo. L’odissea continua fino al 2028

Altri quattro anni per realizzarlo: secondo gli automobilisti è l’unico intervento che risolverà il problema code .

Fipili Il punto sul nuovo svincolo. L’odissea continua fino al 2028

Fipili Il punto sul nuovo svincolo. L’odissea continua fino al 2028

Altri 4 anni di passione. Per spezzare le catene della Fi-Pi-Li, sarà necessario aspettare (almeno) il 2028. E’ questa la data che Autostrade ha indicato al presidente della Regione, Giani, per consegnare il nuovo svincolo dell’A1 che affiancherà l’attuale ingresso per il casello di Firenze Scandicci. La comunicazione venne data al nostro giornale proprio dal presidente , durante un sopralluogo sui lavori della superstrada. Il completamento dell’intervento che permetterà agli autotrasportatori di accedere all’A1 direttamente dalla viabilità ordinaria. In questo tempo dovrà essere portato a termine l’iter burocratico col progetto definitivo e quello esecutivo, oltre al completamento delle procedure autorizzative romane. Ne sono passati già almeno 5 dalla presentazione del progetto, fatta in pompa magna all’auditorium del centro Rogers. Alla fine saranno dieci anni d’attesa per attuare quello che forse poteva essere fatto già in sede di progettazione del nuovo casello Firenze Scandicci nato con la terza corsia, ovvero dividere in due flussi di accesso all’autostrada, dimezzando di fatto il numero di auto e mezzi pesanti in transito. In base al progetto il tracciato intercetterà per gran parte la viabilità già esistente: in via Girolamo Minervini, all’altezza dell’attuale disfacimento, sarà realizzata una rotonda dove confluiranno via Bosio e via Castelnuovo, che saranno allargate, e che attraverso un’uscita porterà all’A1, passando prima sotto alla Fi-Pi-Li, per ricongiungersi all’area esistente di accesso del casello ed entrare in autostrada. Per quel che riguarda lo svincolo sulla superstrada, questo resterà funzionante in modo da permettere l’ingresso anche a chi arriva dall’Empolese o da Firenze. Questo intervento dovrebbe ridurre o addirittura eliminare le attese degli Scandiccesi in uscita dall’autostrada o nel passaggio dal Ponte all’Indiano alla viabilità locale e transitando dalla FI-Pi-Li, in maniera analoga a quello che accade oggi nel relativamente nuovo ByPass del Galluzzo, che ha sollevato definitivamente la pressione su quella località ed eliminando le parole ‘attesa in coda’ dal loro vocabolario. Certo, i tempi della burocrazia e delle autorizzazioni per le opere fanno si che si debba discutere anche sul progettare una strada in mezzo a un campo incolto che confina con il carcere, una superstrada e l’A1. Imprenditori e cittadini, hanno già la data in agenda.

Fabrizio Morviducci

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