"Finalmente è arrivata un po’ di giustizia"

"Non possiamo gioire di questa condanna ma certamente la sentenza spagnola ci ridona un po’ di quella fiducia nella giustizia che avevamo perso – è il commento a caldo del sindaco Dario Nardella – abbraccio i familiari di Niccolò che hanno sempre dimostrato estrema compostezza e dignità. Nessun tribunale potrà restituire loro il figlio ma ora, dopo quasi cinque anni, sarà meno duro affrontare il futuro". E a ruota arrivano le parole del primo cittadino di Scadicci, Sandro Fallani: "Ci son voluti quasi cinque anni per scrivere su un foglio di carta che la morte di Niccolò fu omicidio volontario, cosa che era evidente al mondo da subito. Rimane l’amarezza per l’assoluzione del secondo imputato". "La giustizia spagnola ha finalmente riconosciuto la colpa di un omicidio che ha sconvolto la Toscana tutta – è il commento del governatore Eugenio Giani – e tolto dalle braccia della sua famiglia un figlio straordinario"

Parla di "un primo passo verso la giustizia" Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera. "Bissultanov non ha ucciso casualmente Niccolò, ma lo ha colpito con la freddezza di un killer. Un primo passo, perché i due amici del condannato, autori con lui del drammatico e criminale pestaggio che ha ucciso Niccolò nella discoteca di LLoret de Mar, sono ancora liberi, e perché Movsar Magomadov è stato assolto".

E sono in tanti a stringersi alla famiglia Ciatti: come l’europarlamentare Simona Bonafè e Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo: "Nessun sentenza ci restituirà Niccolò, ma almeno è arrivata un po’ di giustizia". C’è anche il capogruppo di FdI in Regione, Francesco Torselli: "Niente restituirà Nicco alla sua famiglia ma oggi abbiamo tutti il cuore un pochino più leggero".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro