
Figli positivi alla cocaina. Padre condannato a 2 anni
Ha lasciato incustoditi i suoi figli di 2 e 5 anni, permettendo che entrassero in contatto con della cocaina. Per questo motivo un uomo di 45 anni è stato condannato dal tribunale di Firenze in primo grado alla pena di due anni e due mesi di reclusione. L’uomo, difeso dall’avvocato Chiara Ceroni, è stato ritenuto colpevole del reato di abbandono di minore. Assolto invece dalle accuse di abbandono di minore aggravato dalle lesioni e di violazione degli obblighi di assistenza familiari. Dovrà anche risarcire la ex compagna che si era costituita parte civile con l’avvocato Elisa Baldocci, ma in attesa della definizione dell’ammontare da parte del giudice civile dovrà versare alla donna una provvisionale di 10mila euro. Le indagini sul caso sono state coordinate dal pm Giacomo Pestelli, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a tre anni e nove mesi.
I fatti risalgono al 2020. Era il primo maggio quando la donna, separata dal compagno, riprese i due figli dai due giorni passati in compagnia del padre. I bambini le apparvero irrequieti, agitati, alterati. Per questo si precipitò al Meyer per farli visitare. Furono i medici del centro pediatrico a rispondere alla inquietante domanda che le girava in testa: il piccolo aveva assunto della cocaina. Gli stessi sanitari fecero partire l’indagine.
Di fronte a quel tipo d’intossicazione diedero il via a una segnalazione alla polizia, che a sua volta informò la procura. Il magistrato dispose una perquisizione a casa del padre. Non venne trovata droga. Il 44enne ammise di far uso saltuariamente della sostanza, escluse però di averne somministrata ai figli. A scanso di ogni equivoco il pm Pestelli ordinò subito una serie di accertamenti medici tra i quali l’esame tossicologico, sia sul padre che sulla madre, sul nuovo compagno di lei e sui bambini. Entrambi i figlioletti sono risultati positivi al test come pure il loro padre. Test assolutamente negativi per ogni droga invece quelli della madre e del nuovo compagno. Nel corso del processo, è emerso che i figli sarebbero venuti a contatto con la cocaina probabilmente toccando oggetti o suppellettili su cui era presente la polvere. Nell’ottobre del 2020 il tribunale civile ha dichiarato l’uomo decaduto dalla responsabilità genitoriale. La misura non gli è mai stata revocata.
P.M.