
Una bottiglia di vetro frantumata a terra o contro un muro e trasformata in arma da taglio micidiale.
’Pratica’ ricorrente tra malavitosi apparentemente di basso cabotaggio: cronache e statistiche riportano di continuo episodi quasi sempre ’estemporanei’. Quasi sempre però con feriti.
E altrettanti interventi delle forze dell’ordine specie quando i protagonisti, ubriachi, le usano durante le risse.
L’ultimo episodio in ordine di tempo ha richiesto l’intervento delle volanti della polizia, intorno alle 13,30, dopo che un vigilante del Corpo dei Vigili Giurati, 56enne senegalese era stato ferito da un uomo nei pressi dell’Esselunga di Via Novoli. Dovrebbe trattarsi di un cittadino non italiano almeno stando ai primi accertamenti e alle informazioni raccolte dagli agenti.
Il vigilante se l’è ’cavata’ con trenta giorni di prognosi per ferirte a un avambraccio e a un fianco.
E’ andata così. Il malvivente, sorpreso poco prima nel tentativo di taccheggiare il supermercato, di portare via della merce non meglio specificata, era sttao obbligato a restituirla e ad andarsene a mani vuote. E’ passato poco tempo, il nordafricano che sembrava sul punto di andarsene, anzi sembrava proprio essersi allontanato, è tornato sui suoi passi.
E a quel punto ha mostrato il suo lato criminale peggiore, dando in escandescenze. Ha cercato di vendicarsi, di punire l’uomo che gli aveva impedito di rubare, nient’altro facendo che il proprio lavoro di controllo nel punto vendita.
L’aggressore ha rimediato una bottiglia, l’ha spaccata e con il collo di vetro acuminato si è rifatto sotto, al cospetto del vigilante.
Non ha soltanto minacciato il ’rivale’, è passato proprio alle vie di fatto, sferrando alcuni fendenti rabbiosi, ’punitivi’ che hanno raggiunto il senegalese ferendolo in maniera seria.
Il quale dipendente dei Vigili Giurati se l’è vista brutta perché un’arma del genere se colpisce vasi sanguigni particolarmente irrorati può provocare emorragie profonde, irrimediabili.
Il vigilante è riuscito anche a fare quei pochi movimenti che sono stati sufficienti, se non a schivarli del tutto, almeno ad ammortizzare i fendenti.
Poi l’aggressore è scappato ed è attivamente ricercato dalla polizia. Il senegalese è stato trasportato in ospedale, da dove dopo le cure è stato deciso di dimetterlo con la prognosi di trenta giorni.
La polizia oltre a ricostruire l’episodio sta cercando attraverso la visione dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza di identificare il responsabile del ferimento.
g.sp.