ELETTRA GULLE'
Cronaca

Fabio Ulivastri, il cavaliere senza vista che conquista podi: “Con il cavallo giusto si può fare tutto”

Cieco dall’età di 18 anni, il 57enne fiorentino ha vinto a Montemurlo e conquistato l’argento alla finale toscana di paraendurance a Marina di Pisa. Dopo anni di stop, sogna ora i 60 km in gara. E lancia un appello: “Sostenetemi, anche una piccola donazione può fare la differenza”

Fabio Ulivastri

Fabio Ulivastri

Firenze, 21 luglio 2025 – È cieco dall’età di 18 anni a causa di un glaucoma, ma non ha mai permesso al buio di fermarlo. Si chiama Fabio Ulivastri, ha 57 anni, vive e lavora a Firenze come impiegato dell’Agenzia delle Entrate, e in sella al suo cavallo Montanaru continua a collezionare successi nel mondo dell’endurance equestre.

A metà giugno ha conquistato il primo posto nella gara di paraendurance a Montemurlo (15 giugno) e pochi giorni fa, il 13 luglio, è salito sul secondo gradino del podio nella finale del campionato toscano di paraendurance a Marina di Pisa. Un ritorno importante dopo anni di pausa: non partecipava a gare ufficiali dal 2017.

La disciplina del paraendurance, nata nel 2012, si svolge su percorsi brevi di 3 km ed è pensata per cavalieri con disabilità visive. In gara, Fabio è preceduto da un cavallo guida e segue con il suo. “Monto dal 2009, è una questione di abitudine – racconta –. Il cavallo segue quello davanti. Con il cavallo giusto e la persona giusta, si può fare tutto”.

Si allena due volte a settimana per un’ora e quaranta in zona Pontedera. Nelle gare lunghe – da 30 km – utilizza un caschetto con radiotrasmittente, la Chatter Box, grazie alla quale riceve istruzioni sul percorso. “Nelle gare da 3 km non serve – spiega – ma è fondamentale per quelle da 30, e lo sarà ancora di più per la mia prossima sfida: i 60 km”.

Fabio non gareggia solo tra atleti con disabilità: dal 2013 partecipa anche a gare con normodotati. In sella a Indagato di Gallura – ex cavallo del Palio di Siena – ha preso parte a maratone da 30 km. È stato il primo atleta non vedente al mondo a entrare nella classifica regionale FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e il primo a montare un cavallo da corsa con il supporto della Chatter Box, dispositivo progettato da Emanuele Ricciardi del Centro Ipovisione di Firenze, con il contributo dei tassisti fiorentini. Per sostenere la sua attività, Fabio ha lanciato una raccolta fondi attraverso la sua pagina Facebook “Fabio Ulivastri”.

"L’integrazione sportiva è un percorso pieno di ostacoli, anche economici - si legge sulla pagina social -. Le spese per il cavallo guida, i trasporti e l’uso dei box sono a mio completo carico. Per questo chiedo il vostro aiuto: anche una piccola donazione può fare la differenza. Tutte le spese saranno documentate sul mio profilo Facebook “Fabio Ulivastri” e cercando “Fabio Ulivastri Cavallo”. Vi ringrazio sin da ora per il sostegno”.