TERESA SCARCELLA
Cronaca

Ex Meccanotessile in stallo. I lavori sono ancora fermi. Il Comune ’licenzia’ la ditta

Spazio giovani impantanato, avviato l’iter per la rescissione del contratto. Danti è ottimista: "Contiamo di rispettare i tempi e finire entro il 2026". .

Una foto scattata nell’ex Meccanotessile durante lo sgombero della polizia municipale, ad aprile scorso (Pressphoto)

Una foto scattata nell’ex Meccanotessile durante lo sgombero della polizia municipale, ad aprile scorso (Pressphoto)

Un altro spazio che stenta a ripartire, un altro contratto stracciato dal Comune. Si tratta dell’ex Meccanotessile, 27mila metri quadri di fabbrica dismessa che sono da decenni il ’buco nero’ di Rifredi. Dopo le intimazioni inviate alla ditta affinché riprendessero i lavori per la realizzazione della ludoteca/spazio giovani - sospesi da tempo - l’amministrazione ha perso la pazienza e pochi giorni fa ha avviato l’iter per la rescissione del contratto, per inattività. "I tempi tecnici prevedono una quindicina di giorni perché la ditta possa presentare eventuali controdeduzioni - spiega l’assessore al patrimonio Dario Danti - dopodiché la fase successiva è lo scorrimento della graduatoria e una nuova aggiudicazione dei lavori". L’ipotesi è metà giugno per la stipula di un eventuale nuovo contratto e dare lo slancio che manca agli interventi, nella speranza di recuperare il tempo perso e rispettare il cronoprogramma.

"Contiamo di terminare lo stesso i lavori entro dicembre 2026 - aggiunge Danti -. Intanto l’intera struttura è stata coperta dalle reti metalliche, per evitare nuove intrusioni e gli interventi per l’housing sociale vanno avanti. Così come procede il dialogo con l’Università per l’utilizzo degli spazi". È di un mese fa, infatti, la delibera di giunta con cui il Comune aderisce alla manifestazione di interesse dell’UniFi per l’acquisizione degli spazi tornati liberi dopo il dietrofront di Isia e Indire. Una notizia che però non rassicura gli animi sedotti e abbandonati dei cittadini. "È un atto certamente necessario, ma di per sè reversibile e poco impegnativo - si legge nella nota del comitato “Il Meccanotessile è dei Cittadini” - come dimostrano le vicende analoghe che l’hanno preceduto". Disillusione che trovano giustificazione in quarant’anni di aspettative disattese.

Dalla struttura di via Taddeo Alderotti, dopo la chiusura della fabbrica negli anni ’70, sono passati vari progetti, nessuno dei quali veramente decollato. Rimane il frutto di una rinascita fallita e delle tante opportunità sfumate, nonché del degrado che nel frattempo si è impossessato dell’area. Ad aprile scorso il Comune ha dato una ’mano di vernice’ con lo sgombero e la bonifica dalle tonnellate di rifiuti accumulate. Peludio di un nuovo, l’ennesimo, tentativo di riqualificazione.

Teresa Scarcella