Ex Gkn, ora gli operai temono il crac "La proprietà ci sta negando le ferie Manca la liquidità aziendale?"

"Qf è sull’orlo del fallimento?". E’ la domanda che si stanno ponendo i lavoratori della ex Gkn che si sono visti negare la richiesta ferie. "Per motivi aziendali le richieste ferie non sono autorizzate" è il messaggio che l’ufficio personale ha mandato – come racconta il Collettivo di Fabbrica – ai lavoratori che avevano avanzato la richiesta. "La Rsu non ha ricevuto nessun tipo di comunicazione rispetto a tali ‘motivi aziendali’. Di solito la trasformazione di cassa integrazione in ferie è un processo pacifico. I lavoratori stanno chiedendo ferie in questi giorni per provare a rimpossessarsi di parte della propria retribuzione" fanno sapere dal Collettivo, ricordando che non hanno ricevuto i cedolini di novembre. "Siamo in una fabbrica ferma e cassaintegrati a zero ore. Ragione per cui tale rifiuto può essere dovuto solo a due ragioni: pura rappresaglia o mancanza di liquidità aziendale. Ma se fossimo alla mancanza di liquidità per un po’ di ferie, saremmo di fronte a una situazione di potenziale fallimento". Secondo gli operai "siamo sull’orlo del baratro e la nostra è una corsa contro il tempo". Qualche ‘piccolo’ fatto: il 20 dicembre, in Comune a Campi, è convocato il Comitato di proposta e verifica (richiesto dagli stessi operai) e lunedì è stato fatto il primo passo dello scouting pubblico regionale per trovare nuovi investitori. Da Roma, il deputato Emiliano Fossi fa sapere che "le parti in causa saranno convocate (in Commissione Lavoro, ndr) per alcune audizioni e avranno modo di esplicare quei punti su cui ancora persistono delle incomprensioni e su cui occorre invece massima chiarezza". B.B.

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