E' morto Ettore Bernabei: guidò la Rai dal '61 al '74

Giornalista e produttore televisivo, era nato a Firenze il 16 maggio 1921. Era in vacanza all'Argentario con la famiglia. Renzi: "Voglio ricordarlo emozionato mentre riceve il Fiorino d'oro di Firenze"

Una foto di Ettore Bernabei nel 2006

Una foto di Ettore Bernabei nel 2006

Firenze, 13 agosto 2016 - Ettore Bernabei, giornalista, produttore tv e direttore generale della Rai (allora unica emittente televisiva e radiofonica in Italia) dal 1961 al 1974, è scomparso all'età di 95 anni mentre stava trascorrendo un periodo di vacanza in famiglia all'Argentario.

Bernabei era nato a Firenze il 16 maggio 1921. Cattolico praticante, padre di 8 figli, ha dedicato la vita al giornalismo, la sua prima e grande passione. Si  laurea in lettere moderne all'Università di Firenze e inizia l'attività giornalistica nel 1946. Dal 1951 al 1956 è direttore del quotidiano fiorentino il "Giornale del Mattino".

Direttore de Il Popolo (organo della Dc) nel 1956, direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, è poi a capo di Italstat e da ultimo produttore tv con la Lux Vide.

IL CORDOGLIO DI RENZI 

"Con Ettore Bernabei scompare una delle figure piu' significative dell'Italia del dopoguerra. Un fiorentino vero, appartenente in tutto e per tutto alla grande stagione della Firenze cattolica del secondo Novecento, legato culturalmente e spiritualmente prima ancora che politicamente a La Pira e Fanfani".

Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Bernabei è stato qualcosa di più di un manager di stato, avendo vissuto in prima persona alcune pagine di grande rilievo anche della politica estera del nostro Paese. E personalmente - sottolinea Renzi - mi resta impressa nel pensiero la sua grande passione per l'Italia e per il suo futuro che ancora qualche settimana fa mi confermava in un lungo colloquio a Palazzo Chigi ricco di aneddoti e di buoni consigli. Voglio ricordarlo tuttavia innanzitutto emozionato mentre riceve il Fiorino d'oro di Firenze, segno di un amore con la sua città mai cancellato da oltre mezzo secolo di lavoro lontano da casa. Alla sua famiglia e ai suoi amici le condoglianze mie personali e di tutto il Governo". 

 

IL CORDOGLIO DI NARDELLA 

"Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Ettore Bernabei e ne ho apprezzato l'umanità, l'intelligenza generosa e il profondo attaccamento alla sua famiglia e al nostro Paese. Bernabei ha sempre conservato un legame di amore con la sua città natale, Firenze, che le ha tributato, non a caso, il più alto riconoscimento, il Fiorino d'oro, nel 2010".

Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte dell'ex direttore generale della Rai. "Bernabei - continua Nardella - è l'ultimo esponente di una classe dirigente e intellettuale che ha guidato le istituzioni politiche e culturali dell'Italia in più di mezzo secolo. Ha contributo in modo decisivo a formare generazioni di professionisti e ad unire culturalmente l'Italia attraverso tanti anni di direzione lungimirante e saggia della Rai. Mancheranno ai più giovani come me, entrati da poco alla guida delle istituzioni pubbliche, i suoi consigli, la sua passione per il bene comune, il suo esempio. Firenze lo ricorderà con gesti solenni e sentiti come ha fatto in passato per i suoi figli più illustri". "Alla famiglia - conclude il sindaco - le più sentite condoglianze della città e mie personali". Ai funerali sarà presente il Gonfalone di Firenze. 

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