REDAZIONE FIRENZE

Estorsione alla dentista I due Nas ai domiciliari

Il racconto della vittima: "Un’ispezione il 24 aprile ma nessun verbale. Poi mi è stato proposto di pagare"

FIRENZE

"Quando capitano episodi del genere bisogna subito denunciare. Perché se ci sono delle mele marce devono essere isolate". È l’appello di Chiara Ugolini e del suo legale, Alberto Corsinovi, che hanno denunciato immediatamente un tentativo di concussione, per il quale sono stati arrestati il luogotenente Antonio Barrasso e l’appuntato Luigi Aprile dei carabinieri del Nas di Firenze, insieme a un complice. Ieri i tre arresti sono stati convalidati e per i carabinieri sono stati disposti i domiciliari. Saranno le indagini ad appurare l’accaduto, ma secondo i primi accertamenti i due avrebbero chiesto 15mila euro per "chiudere un occhio" su presunte irregolarità dello studio. "Il 24 aprile – spiega Corsinovi – i due carabinieri si sono presentati nello studio, aperto solo per emergenze e su appuntamento, come previsto dalle disposizioni. L’ispezione è andata avanti senza apparenti problemi e nulla è stato verbalizzato". Alla fine però, la sorpresa. "Uscendo dallo studio – continua il legale - i due avrebbero manifestato alla titolare dello studio grandi preoccupazioni sull’esito del controllo, senza dare ulteriori spiegazioni e riservandosi di aggiornarla. A quel punto la dottoressa mi ha chiamato preoccupata. Ho concordato che fosse tutto molto strano". Anomalie confermate nei giorni successivi, quando la dottoressa è stata contatta da un cliente, residente a Lastra a Signa e che si era sempre presentato come un dottore. Proprio lui, mostrandosi a conoscenza dell’ispezione, avrebbe dichiarato di collaborare con i Nas e di poterla aiutare in cambio di 15mila euro. La dottoressa ha fatto finta di accettare il ricatto, acconsentendo alla consegna dei contanti su un ponte della Fi-Pi-Li. L’accordo prevedeva che, in parallelo, i due Nas portassero il verbale (senza contestazioni) allo studio.

Lisa Ciardi