
Firenze, 8 settembre 2023 – Eolico in Mugello, i lavori proseguono. Lo precisa la stessa Agsm Aim, azienda multiutility proponente l'impianto, con riferimento alla decisione del Tar. "Per l'impianto di Monte Giogo di Villore e Corella non vi è stata alcuna sospensione dei lavori – spiega la ditta – Il Tar si è espresso per un rinvio al merito con fissazione dell'udienza pubblica al 19 dicembre 2023. I lavori possono quindi proseguire in quanto le autorizzazioni non sono sospese e sono dunque valide ed efficaci”.
La notizia della sospensione degli interventi tra i comuni di Vicchio e Dicomano è stata diramata questa mattina da comitati e associazioni contrari all'impianto - Italia nostra e Cai Toscana, Comitato per la tutela del crinale mugellano - Crinali liberi, Dicomanocheverrà, Mugelloinmovimento, associazione AttoPrimo, Rete Toscana per la difesa del verde pubblico - che, hanno riportato testualmente: “Il presidente del Tar, riconoscendo che il ricorso affronta questioni di merito che necessitano di un esame completo, ha fissato” una data “vicina per il giudizio di merito”, il 19 dicembre prossimo, “sospendendo di conseguenza i lavori”. “Un risultato importante, per le associazioni, i comitati e i gruppi, che insieme a tanti singoli cittadini hanno sostenuto il ricorso al Tar - si spiega -, perché dimostra come le questioni poste con il ricorso siano meritevoli di un approfondimento attento e come sia necessario mantenere inalterata la situazione sino a quella data. Vedremo nei fatti se il gestore rispetterà le indicazioni emerse in udienza attendendo l'esito definitivo del giudizio. Ciò non soltanto eviterà di distruggere ulteriormente i luoghi ma anche di avviare lavori che potrebbero rischiare di non poter essere completati. Occorrerà vigilare affinché questo avvenga e saremo pronti a rivolgerci di nuovo al Tar in caso di proseguimento e svolgimento di lavori ulteriori invasivi e rilevanti”.
Per l'impianto nel settembre 2022 c'era stato il via libera del Consiglio dei ministri, su proposta dell'allora presidente Mario Draghi, alla realizzazione. È stata poi la Regione Toscana ad avviare l'iter per la costruzione dell'impianto. "Sappiamo - prosegue la nota di associazioni e comitati - che il pericolo che incombe sul crinale appenninico è solo un poco allontanato, non certo cancellato. Anche in Tribunale abbiamo di fronte una controparte industriale (Agsm - Aim : ditta proponente) completamente affiancata dalla Regione Toscana, senza la minima sfumatura che distingua il soggetto pubblico da quello privato, e tutte e due, con il completo sostegno delle amministrazioni e dei sindaci di Dicomano e Vicchio, mostrano una determinazione accanita nel voler vincere questa partita che apre la via allo sfruttamento industriale della montagna e alla costruzione, come è stato tranquillamente affermato fin dall'inizio, di migliaia di impianti simili a quello che si vuole mettere sul crinale del Mugello".
La decisione del collegio del Tar Toscana, concludono, “ha quindi di fatto, e per ora, fermato il tentativo delle due controparti affiancate e concordi nel voler far negare fin dall'inizio validità al nostro ricorso anche con argomenti cavillosi”. Affermazioni alle quali Agsm Aim ha replicato di fatto con una smentita secca affermando appunto che non ci sarà nessuno stop ai lavori.