Emergenza raggiri Negli ultimi tre anni il 60% degli anziani nel mirino dei truffatori

Emergenza raggiri   Negli ultimi tre anni   il 60% degli anziani  nel mirino dei truffatori
Emergenza raggiri Negli ultimi tre anni il 60% degli anziani nel mirino dei truffatori

di Rossella Conte

FIRENZE

Quasi due anziani su tre, per la precisione il 60%, negli ultimi tre anni ha subito una truffa o un tentativo di truffa. Sono i risultati di un sondaggio effettuato da Cna Pensionati Firenze su un campione di 1.500 associati. Dall’indagine è emerso che il mezzo più utilizzato per il primo approccio è il telefono ma in crescita, con il diffondersi dell’uso delle nuove tecnologie anche tra i nostri nonni, il ricorso a e-mail, social media e più in generale internet. Per quanto riguarda i momenti del giorno in cui i truffatori agiscono con più frequenza, il 28% del campione dichiara che i tentativi sono avvenuti di mattina, stessa percentuale per il pomeriggio, il 24% all’ora di pranzo e il 3% la sera o la notte. Risulta evidente, dunque, come l’online sia sempre più utilizzato dai pensionati ma sia anche un terreno in cui occorre sempre più cautela. "Prevenire e difendere gli anziani da truffe, furti e raggiri è uno dei nostri impegni. Purtroppo, troppo spesso leggiamo e sentiamo parlare di reati nei confronti di chi è più avanti negli anni, i nostri dati ce lo confermano" spiega Omero Soffici, presidente di Cna Pensionati Firenze, l’associazione che in tutta la città metropolitana rappresenta e tutela oltre 11.200 pensionati.

Dall’indagine è emerso anche l’identikit tipico del truffatore. Sia chiaro, non esiste un genere ed un’età tipo (uomo o donna, giovane o anziano), ma ciò che contraddistingue l’imbroglione è il suo aspetto distinto, elegante e molto rassicurante. Spesso indossa falsi cartellini di riconoscimento, tute da lavoro, uniformi di servizio e addirittura vesti religiose. Può essere solo o agire con un complice e, frequentemente, si spaccia per amico di qualche conoscente o parente. I metodi maggiormente utilizzati dai truffatori sono quelli di fingersi dipendenti Enel, Inps, impiegati del Comune, assistenti sociali che, con scuse varie come per esempio la riscossione di cartelle esattoriali, controlli ai contatori del gas o della luce o relativi alla posizione contributiva o pensionistica, raggirano i malcapitati facendosi consegnare soldi o sottraendo oggetti di valore, meglio se oro. Spesso, approfittando di una momentanea distrazione, fanno entrare nell’abitazione altri complici con cui mettono a segno il colpo. Diffusa è anche la tecnica che consiste nel fingersi poliziotti, carabinieri e finanzieri che, sulle tracce di ladri, chiedono di entrare all’interno delle abitazioni per verificare se si siano verificati furti.

Solo nell’ultima settimana sono quattro i casi di truffe messe a segno ai danno dei nostri nonni. Due giorni fa, un 87enne è stato truffato dal finto maresciallo e dal sedicente avvocato. Secondo quanto raccontato, intorno alle 11.45, un uomo che si è presentato come un maresciallo avrebbe telefonato presso la sua abitazione. L’imbroglione gli avrebbe spiegato che suo figlio aveva avuto un incidente e che era quindi necessario pagare una cauzione per non incorrere in problemi con la giustizia. Alla sua porta poi si è presentato un sedicente avvocato al quale ha consegnato 10mila euro. La stessa tecnica utilizzata per truffare solo poche ore dopo una 69enne che, dopo essere stata chiamata da un finto maresciallo, è stata raggiunta presso la sua abitazione dall’avvocato al quale ha consegnato la somma di 3.400 euro. La settimana scorsa, invece, la coppia ha portato via 10mila euro e tutti i suoi preziosi a una donna di 90 anni e 11 mila euro a una 83enne.